Religione decidono i maestri di Maria Grazia Bruzzone

Pronta la revisione dell'intesa '86 fra il governo e la conferenza episcopale Pronta la revisione dell'intesa '86 fra il governo e la conferenza episcopale Religione/ decidono i maestri Nella scuola materna avranno a disposizione 60 ore l'anno e stabiliranno come impiegarle Gli insegnanti di religione parteciperanno ai consigli di classe ma non potranno dare voti ROMA. La revisione dell'intesa del 1986 fra governo e Conferenza Episcopale sull'ora di religione è pronta, e il ministro della Pubblica Istruzione ha riferito le novità alle commmissioni Istruzione di Camera e Senato. Secondo il nuovo testo — che sarebbe stato messo a punto già il dicembre scorso e sul quale vi sarebbe l'assenso della Cei — per l'insegnamento della religione nella scuola materna, i maestri avranno a disposizione 60 ore l'anno. Spetterà a loro scegliere se distribuirle durante l'anno, settimana per settimana, — come oggi —, oppure concentrarle in certi periodi, per esempio intorno alle feste religiose di Natale e Pasqua, come preferiscono i genitori non cattolici, contrari all'«insegnamento diffuso» della dottrina. Quanto agli insegnanti di religione — la seconda questione sul tappeto — parteciperanno a pieno titolo ai consigli di classe ma non potranno influire sulla promozione o la bocciatura degli alunni: in questo caso il loro parere verrà infatti trasforma¬ to in «giudizio motivato», sia pure messo a verbale, e non varrà come voto: esattamente come per gli insegnanti delle materie alternative all'ora di religione, la cui posizione è stata regolata da un recente disegno di legge. Su questi due punti il Parlamento tre anni fa aveva sollecitato il governo a modificare l'intesa raggiunta in seguito al nuovo Concordato tra Stato italiano e Chiesa firmato nel 1985 dall'allora primo ministro Craxi. Nel riferire alle commissioni parlamentari, Mattarella ritiene adempiuto il suo compito. Anche se, di fronte alle critiche di psi, pri e delle opposizioni, si considera a disposizione del Parlamento «qualora chiedesse ulteriori chiarimenti. La richiesta delle Camere è soddisfatta — ha detto il ministro — ma il governo è rispettoso del Parlamento». La firma dell'intesa con la Cei tuttavia non è imminente (e Mattarella ha negato che la data dell'appuntamento sia già stata fissata). I socialisti, prima di dare il loro consenso, chiedono infatti di vedere il testo dell'accordo (lo ha detto in commissione Nicola Savino). Sulla stessa lunghezza d'onda sono i repubblicani, mentre le opposizioni di sinistra vorrebbero che sulla materia si pronunciasse l'aula. «La sinistra indipendente ha chiesto formalmente che il testo dell'ipotesi di accordo sia sottoposto all'esame del Parlamento e che su di esso si esprimano le forze politiche» ha spiegato l'indipendente di sinistra Luciano Guerzoni che è ritornato sulla dibattuta questione del «carattere falcoltativo» dell'ora di religione che — a suo parere — sarebbe stato sancito dall'ultima sentenza della Corte Costituzionale. Per Guerzoni, nell'ipotesi proposta dal ministro «tutti i problemi posti per dare finalmente attuazione piena al problema della falcoltatività restano irrisolti». Sul fatto che la Corte Costituzionale, nella sentenza dello scorso marzo, si sia davvero espressa sul carattere facoltati¬ vo dell'ora di religione, i pareri sono tuttavia discordi. Per il ministro Mattarella «che la Corte abbia detto questo è per lo meno opinabile. Per me questa non è l'interpretazione giusta del testo» ha detto il ministro che ha poi aggiunto: «Questo comunque esula dalla discussione di oggi che riguarda l'educazione cattolica per coloro che se ne avvalgono». Sull'altro versante, Mattarella aveva provveduto qualche settimana fa col disegno di legge che regolamenta le attività didattiche e formative di cui può avvalersi chi non desidera frequentare le ore di religione. Accanto alle attività «alternative» già previste, si prevedono anche «libere attività di studio o di ricerca, anche individuali». Una soluzione che è stata ancora ieri criticata dai liberali i quali, in linea con il fronte laico, hanno sempre chiesto orari per la religione tali che gli studenti che la rifiutano possano andare a casa. Maria Grazia Bruzzone

Persone citate: Craxi, Guerzoni, Luciano Guerzoni, Mattarella, Nicola Savino

Luoghi citati: Roma