«Spazio a chi studia» di Francesco Grignetti

Craxi (alla direzione psi), il Movimento popolare, pri e pli invitano a sospendere le occupazioni Craxi (alla direzione psi), il Movimento popolare, pri e pli invitano a sospendere le occupazioni «Spazio q chi studici» Contro la Pantera 140 mila firme BOLOGNA ROMA. E' iniziata la controffensiva per arrivare alle «disoccupazioni» delle università. Craxi e il Movimento popolare dicono: «Bisogna tener conto anche di chi vuole studiare». Non è ancora una richiesta di sgombero degli atenei, ma quasi. In serata si sono associati anche repubblicani e liberali, chiedendo che le università tornino presto alla loro normale attività. Craxi ha parlato delle università occupate ieri durante la direzione socialista. Non ha usato termini perentori, ma ha fatto capire che la situazione deve arrivare a una svolta. «Ci auguriamo — ha detto — che la situazione interna agli atenei si sviluppi in modo da mantenere viva una spinta costruttiva, ma liberata dalle strumentalizzazioni e dagli inquinamenti che risultano evidenti a tutti e, in primo luogo, nel pieno rispetto delle libertà e dei diritti di tutti». La direzione socialista è stata interamente dedicata alla situazione delle università. Dopo la relazione del ministro Ruberti, è intervenuto Craxi, con un lungo discorso a sostegno del disegno di legge presentato dal governo. Bene l'autonomia, ha concluso, ma bisogna evitare «l'insorgere di inaccettabili squilibri». Quanto al Movimento popolare, Giancarlo Cesana e Marco BOLOGNA. Il rettore dell'ateneo di Bologna, Fabio Roversi Monaco, ha invitato formalmente gli studenti a riconsegnare con la massima urgenza i locali dell'ufficio esteri, trasformati in centro stampa del movimento, e quelli del dipartimento arti visive. La richiesta, molto perentoria, è contenuta in un documento di due pagine nel quale Roversi Monaco afferma che l'occupazione di questi locali crea gravi danni agli studenti stranieri ed italiani dell' ateneo (l'ufficio esteri si occupa fra l'altro di borse di studio) ed ai ricercatori e docenti del dipartimento di arti visive mentre non rappresenta molto per gli occupanti. Gli studenti, dopo un incontro con il direttore amministrativo ed il responsabile della Cgiluniversità, hanno ribadito la loro posizione. [Ansa] dono chiedendo l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla questione universitaria. La direzione liberale si è occupata della vicenda-università ieri mattina: «Sia reintegrata la libertà — sostiene il pli in un documento — in tutti i nostri atenei, senza negare a nessuno di far valere democraticamente le proprie critiche e censure nelle debite forme e sedi». La situazione degli atenei, intanto, è in leggero movimento. A Perugia, gli studenti di Medicina hanno deciso di sospende • re l'occupazione a partire da sabato 19. Anche a Cagliari si attenua la tensione, e oggi le assemblee dovrebbero decidere la cessazione delle occupazioni senza attendere i risultati dell'assemblea nazionale del movimento in programma a fine settimana. A Roma, intanto, il rettore Giorgio Tecce ha rivolto un nuovo appello agli studenti: «Avete dimostrato — scrive — di saper porre all'attenzione dell'opinione pubblica, anche se in forme non sempre legittime, problemi di largo respiro. Creiamo adesso efficaci momenti di incontro, di studio in comune, e di proposte in attesa che la legge stabilisca un maggior peso delle rappresentanze studentesche». Francesco Grignetti In 15 mila a Palermo: corteo di studenti medi, ieri, per protesta contro il progetto di riforma della scuola

Persone citate: Craxi, Fabio Roversi Monaco, Giancarlo Cesana, Giorgio Tecce, Marco Bologna, Roversi Monaco, Ruberti

Luoghi citati: Bologna, Cagliari, Palermo, Perugia, Roma