Tutti abbandonano il premier di Enrico Benedetto

Sul piano d'austerità una «pugnalata» dei comunisti, ultimi possibili alleati Sul piano d'austerità una «pugnalata» dei comunisti, ultimi possibili alleati Tutti abbandonano il premier // leader del principale sindacato svedese si scusa pPer il ministro del Lavoro «la gente non capisce che STOCCOLMA giunto il primo colpo. Stig Malm, leader del massimo sindacato svedese, faceva parziale retromarcia sul blocco di scioperi, prezzi e salari nel biennio '90-'91, rammaricandosi per avere concesso «un giudizio affrettato». Mezz'ora dopo, la mazzata: in commissione, tutti i partiti rappresentati nel Riksdag — tranne il suo — avevano sottoscritto un documento comune per bocciare le misure anticrisi in discussione oggi. Rasenta il grottesco, la beffa: il piano di solidarietà nazionale voluto da Carlsson ha creato una rivoluzionaria maggioranza che unisce i liberali al pc, i moderati agli intransigenti Verdi per tagliar fuori «solo» il promotore, l'impopolare governo socialdemocratico. E Carlsson ha commentato furente: «Un no dai comunisti proprio non me l'aspettavo. Mi chiedono di rinunciare al blocco dei salari, ma quanto potevo concedere l'ho già offerto. Votiamo, e si vedrà. Quello che mi sgomenta, nell'opposizione, è la mancanza d'un progetto al¬ DAL NOSTRO INVIATO «E' stato un grosso errore vietare gli scioperi. Ne assumo la responsabilità, ma se domani il governo cade, gli svedesi pagheranno amaramente. La gente non sa che cosa c'è dietro l'angolo. Ora rischia un brutto risveglio: la nostra moneta si fa ogni giorno più indifesa, esposta a speculatori d'ogni genere, i disoccupati potrebbero aumentare vertiginosamente, l'inflazione proseguirà una folle corsa. E quando — dopo il voto — gli altri partiti rinsaviranno, la terapia choc che oggi i socialdemocratici propongono non basterà più: vedrete misure ancora più radicali e dolorose». La delusione ha le occhiaie e lo stanco sorriso di Mona Sahlin. Frangetta bruna, 32 anni appena, ha un incarico da ministro del Lavoro che forse non sopravviverà neppure 24 ore ma oggi le pesa ancora come un macigno. Alle 8 d'una mattina nevischiosa, dalla radio le è INDIA Sul Bombay-Bangalore 146 persone (nessun ital er aver detto un sì «affre ff se il governo cade ilprezzo sarà più aitò» ternativo per uscire dalla crisi». I segnali non mancano. Gli operai della Saab hanno fischiato a lungo Carlsson, giunto in fabbrica per spiegare le impopolari scelte governative: «Venduto!», «Traditore», «Ci pensa già il padrone a non farci scioperare». E ieri la potente Federazione Metalmeccanici ha invocato dal collaborazionista Malm dimissioni immediate, decretando la fine d'ogni gestione unitaria, mentre anche il socialdemocratico «Aftonbladet» titolava perentorio: «Andatevene». II più gongolante è Ingemar Eliasson, vice-presidente liberale: «Oggi i socialdemocratici hanno contro quasi tutto il Paese. La loro strategia anti-crisi mi ricorda il centralismo brezneviano, quasi un Gosplan baltico. Esistono quindi le condizioni per ottenere con moderati e centristi la maggioranza assoluta. Fra noi al momento non esiste accordo, però lo troveremo. E, tecnicamente, il 25 marzo potremmo già inaugurare il nuovo Riksdag». Ma Karl- iano): tra le vittime un ttato» Erik Olsson, numero due nel Centerpartiet (gli ex agrari), frena: «Esistono apprezzabili differenze nei programmi». E non appoggerà la riforma delle tasse che il pi giudicava irrinunciabile al punto da inaugurare un'allenza fiscale con i socialdemocratici. Solo i Verdi — gli unici che i sondaggi accreditino d'un forte successo elettorale — fronteggaino la crisi senza proporr' ,icette liberiste o un arre 'amento sul welfare state. Gòsia Lynga, il deputato più anziano, mi dice: «La soluzione ci sembra elementare, inutili le alchimie. La Svezia oggi spende ricchezze che non possiede: tutto andrà a posto riducendo i consumi». Dunque, via gli spot tentatori della televisione statale (l'unica), tasse elevate per le confezioni «di richiamo» in plastica, nessun Sos alla Cee ma un'Internazionale Verde che fiorisca intorno al Baltico contagiando — avviene già — Polonia e Urss. Enrico Benedetto magnate indiano

Persone citate: Carlsson, Erik Olsson, Ingemar Eliasson, Mona Sahlin, Stig Malm

Luoghi citati: India, Polonia, Stoccolma, Svezia, Urss