E il Torino torna in seria B di Curzio Maltese

E il Torino torna in seria B La batosta di Pescara riporta i granata al presente dopo la ridda di voci sul futuro E il Torino torna in seria B Fascetti: «Arriva Mondonico? Una carnevalata» TORINO. Mondo granata, ovvero quando la realtà finisce sempre per superare il romanzo. Il romanzo del calcio è il mercato delle voci, ospitato in questi giorni a Viareggio insieme al torneo giovanile, alle maschere del carnevale e a quelle dei direttori sportivi. Viareggio è anche la città di Eugenio Fascetti, che ieri, passeggiando sul lungomare a braccetto con Maurizio Casasco, chi ti incontra? Ma sì, proprio lui, Emiliano Mondonico, l'uomo che martedì tutti i giornali sportivi hanno sbattuto in prima pagina come futuro allenatore granata. Vago imbarazzo, subito stemperato dal contropiede del dg granata, che comincia a scherzare. Fascetti e Mondonico sorridono, si scambiano consigli, l'Eugenio segnala pure qualche buon ristorante torinese. Sipario. Una scenetta divertente . da raccontare all'allenamento del pomeriggio, davanti ai cronisti accorsi al Filadelfia per vedere che effetto avrebbe prodotto, sul fumantino Eugenio, la bomba della settimana. Nessun effetto. Fascetti non ci crede: «E' una notizia che vien fuori da Viareggio, fa parte del Carnevale...» dice, confortato dal complice sorriso di Casasco. A scendere dal carro del Toro non ci pensa nemmeno. «Discuterò del contratto a fine marzo, ora non mi voglio porre il problema. Ne ho già abbastanza a dover affrontare il Como senza qualche titolare». Casasco non smentisce neppure, parla d'altro. «Io di queste storie ne ho abbastanza. Il Torino deve conquistare la promozione e chi si illude altrimenti rischia di pagare un alto prezzo all'errore. Veniamo da una brutta partita e dobbiamo dimostrare che Pescara è stata soltanto una parentesi nera, dopo quattro vittorie. Ma domenica c'è già il Como che non vorrà regalarci nulla». Sarà, ma intorno al Torino si respira una tensione che parole ed esorcismi non riescono a dileguare. La batosta di Pescara, al di là di una classifica in sostanza immutata, ha aggiunto curve e salite a quella che pareva un'autostrada verso la serie A. Oggi preoccupa il Como derelitto, che però da nobile decaduta ritrova sempre contro le grandi gioco e orgoglio. Domani e dopodomani torneranno a ronzare le voci del mercato, dall'arrivo gridato di Martin Vasquez a quello sussurrato da tempo di Mondonico, ancora più pericoloso perché destinato a trasformarsi in un tormentone nei prossimi mesi. Ma soprattutto il Torino e i tifosi hanno scoperto che questa stagione all'inferno non ha detto ancora nulla d'importante. Avrebbe dovuto servire per ricostruire la squadra. E invece rimangono molti dubbi da sciogliere. Si è avuta la conferma di cose che già si sapevano, e cioè che la difesa imperniata su Cravero-Benedetti, con l'aggiunta di Mussi, ha poco da invidiare a tante di A; che Muller è un campione da far crescere, possibilmente accanto a un centravanti vero; che Skoro è un talento ma in questa squadra non serve. Resta però un gigantesco punto interrogativo su tutto il centrocampo, ovvero sul gioco granata: inafferrabile, schizofrenico nel rendimento tra partite in casa e in trasferta, non valutabile in prospettiva sui singoli elementi (chi confermare a occhi chiusi tra Venturin e Romano, Sordo e Policano, pure assai utile sinpra?). Fascetti si è confermato un bravo pilota, capace di condurre sempre la macchina affidatagli (non importa se una Rolls o un'utilitaria) all'obiettivo, ma non un collaudatore. La società del resto lo sapeva ed è stato merito o colpa di chi l'ha scelto — volendo privilegiare il fine, la promozione, al mezzo — se il Torino si trova in cima alla classiica con la testa confusa. Problemi di Mondonico, se verrà, e del Torino futuro. Quello di oggi ha davanti quindici partite, quasi un altro campionato. Il Torino sarà promosso comunque, ma non è detto che lo siano tutti i suoi giocatori. C'è tempo anche per Fascetti, prima che la sua trasferta a Torino si concluda con un altro zero a zero. Curzio Maltese «Penso al Como». Fascetti dribbla su Mondonico: «Domenica giochiamo»

Luoghi citati: Casasco, Filadelfia, Pescara, Torino, Viareggio