Butler e Stevens scoprono il nuovo Tilli di Giorgio Barberis

Butler e Stevens scoprono il nuovo Tilli Passerella di campioni nel palasport genovese rimesso a nuovo con una spesa di 700 milio Butler e Stevens scoprono il nuovo Tilli Ostacoli «doc» con Kingdom, Foster, Pearce, Cannon e Vt GENOVA DAL NOSTRO INVIATO L'anello a sei corsie, alternativamente blu e azzurre, contrasta con il rettilineo centrale rossiccio dove le corsie sono invece otto: l'aspetto cromatico è piacevole, ma la cosa più importante, come cioè il fondo risponda alle spinte degli atleti, 10 sapremo solo questa sera con 11 meeting che inaugura il nuovo impianto allestito nel palasport della Fiera genovese. E', in pratica, il primo impegno dell'atletica in vista delle Colombiadi '92 che nel loro programma ospiteranno anche i campionati europei al coperto ed è per questo che la vecchia pista, oltremodo usurata, è sta- ta smantellata e rifatta con un costo di 700 milioni. La verifica verrà fatta da atleti di grossa levatura. Lo sforzo, in tal senso, degli organizzatori è evidenziato dai nomi annunciati — Kingdom, Foster, McRae, Simon, Gray, Sauders, Myricks, Tilli per dirne qualcuno —, che permettono di allestire un cartellone (costo 200 milioni) ben più valido di quello delle ultime stagioni, con almeno un poker di gare (la manifestazione inizierà alle 19,30) ad altissimo livello. Per owii motivi nazionalistici il più atteso è Stefano Tilli, all'ultimo collaudo prima di volare in Spagna, a San Sebastiano, dove martedì prossimo affronterà il brasiliano Da Silva e gli statunitensi DeLoach, Heard e Calvin Smith in un 200 che potrebbe proiettarlo non solo oltre al record italiano (20"52, già suo, però vecchio di cinque anni) ma molto vicino anche al mondiale del francese MarieRose (20"36). Il romano è in gran forma, lo ha mostrato prima a Lievin (20"62 il suo tempo) quindi a Parigi-Bercy (20" 66), pur senza mai spingere al massimo. La sua crescita è evidente, anche a livello mentale (accetta con maggiore serenità l'impegno), e si sposa con un momento di particolare serenità sentimentale grazie al legame che lo unisce alla giamaicana Marlene Ottey, campionessa vera che può dargli molto anche sul piano sportivo. Stasera, dunque, Tilli si misurerà con un paio di cubani, Stevens (20"24 all'aperto nel 1989) e Jefferson, e con lo statunitense Butler (20"25), sprinters cioè in grado di stimolarlo adeguatamente, magari anche di batterlo se il romano dovesse sbagliare qualcosa. Insomma un «piatto forte», che ben si accoppia con quelli forniti dai 60 piani e ostacoli. Sulla distanza più breve Lee McRae, divenuto primatista del mondo dopo la cancellazione dei record di Ben Johnson, dovrà vedersela con il campione del mondo indoor, il piccolo cubano Simon, con il nigeriano Imoh, con l'inglese Roswess e con l'azzurro Pavoni a far da outsider. Sugli ostacoli, invece, Roger Kingdom — che tutte le classifiche specializzate hanno indicato come il miglior atleta del 1989 — troverà adeguati avversari nei connazionali Foster, Cannon, Pearce, nel cubano Valle e nel magiaro Bakos. Il poker di grandi gare si completa con il lungo: contro il grandissimo Myricks saranno in pedana l'altro statunitense Laine, i cubani Jefferson e Reina, l'ungherese Szalma per una sfida sicuramente oltre gli 8 metri, alla quale parteciperà anche l'azzurro Bertozzi, ma non Giovanni Evangelisti che la Fidai ha bloccato dopo la sua rinuncia a gareggiare sabato scorso con la nazionale. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Genova, Lievin, Parigi, Spagna