Perrier tempi difficili
Perrier tempi difficili Caso benzene Perrier tempi difficili PARIGI. Per la Perrier arrivano tempi difficili. Dopo il ritiro della famosa acqua minerale dal mercato americano, dovuta alla scoperta di benzene in alcune bottiglie, adesso il caso si allarga. La Perrier ha comunicato ieri che ritirerà le sue bottiglie anche dal Giappone e bloccherà temporaneamente le esportazioni verso quel Paese. Un brutto colpo per la casa francese anche se Gustave Leven, 75 anni, e presidente della Perrier da 42, non si mostra troppo preoccupato. In un breve comunicato ha affermato che i costi per reimportare in Francia dagli Usa i 72 milioni di bottiglie incriminate saranno «ben inferiori dei profitti eccezionali conseguiti nel 1989». L'operazione costerà meno di 200 milioni di franchi (circa 40 miliardi di lire) rispetto ad un utile che dovrebbe superare il miliardo di franchi su un fatturato di oltre 17 miliardi. Le acque minerali sono il ramo d'affari più redditizio per il gruppo, che tra l'altro ha anche il 30% dell'italiana San Pellegrino: oltre la metà del fatturato deriva da questo settore. Adesso con ogni probabilità la Perrier cercherà di spingere sul mercato Usa le altre marche di acqua minerale che possiede: la Arrowhead, che ha il 7,7% del mercato, e la Poland Spring, che ha il 3,5%. Lo smacco subito sul mercato Usa può però diventare l'occasione di un attacco da parte del suo maggior concorrente, il gruppo francese Bsn che in Europa è il numero uno delle acque minerali ed in Italia controlla, assieme all'Ifil, Sangemini e Ferrarelle. La Bsn potrebbe approfittare della situazione per spingere le sue marche, Evian e Badoit. Intanto alla Borsa di Parigi, dopo un lunedì nero in cui le azioni Perrier hanno chiuso a 1490 franchi, in discesa dell'11,9%, ieri i titoli hanno subito solo una limatura dell'1,1% toccando i 1487 franchi. Il brusco ribasso ha acceso le voci di una possibile scalata. Il capitale della Perrier sembra comunque in mani sicure: il 20% appartiene alla famiglia Leven; il 32% fa capo alla Exor, una finanziaria il cui maggior azionista è un nipote acquisito, e probabile successore, del patriarca Gustave; un altro 13%, infine, è di società che fanno capo allo stesso gruppo Perrier. [r. e. s.]
Persone citate: Gustave Leven, Leven, Poland
Luoghi citati: Europa, Francia, Giappone, Italia, Parigi, Usa
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