Chimici, il contratto parte bene

Chimici, il contratto parte bene Avviata la trattativa per 320 mila dipendenti di aziende pubbliche e private Chimici, il contratto parte bene Soddisfazione tra i rappresentanti sindacali: «Nessuno per ora ha voluto porre pregiudiziali» Le imprese preoccupate dalle richieste salariali: «Nel '92 il costo-lavoro salirebbe del 30%» ROMA. I chimici hanno inco-. minciato le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di categoria che riguarda 320 mila dipendenti delle industrie private e pubbliche. E' la prima categoria dell'industria che apre la strada sulla quale si avvieranno tra breve i metalmeccanici (circa un milione e mezzo di addetti). Proprio i metalmeccanici stanno tenendo in questi giorni le assemblee di fabbrica per l'approvazione della piattaforma e a fine mese, dopo la consultazione di base, vareranno il testo definitivo da tramettere alla Federmeccanica, all'Intersind e alla Confapi. E' la prima volta che i chimici fanno un contratto unico tra privati e pubblici. Ciò è dovuto al fatto che Enimont è in parte pubblica e in parte privata. E così al tavolo del negoziato, ieri mattina, c'erano i dirigenti della Federchimica, dell'Asap e dell'Intersind. Per i sindacati sono intervenuti i segretari generali della Filcea-Cgil, della Flerica-Cisl e quelli della Uil- cid-Uil. In applicazione del recente accordo tra Confindustria e confederazioni sindacali all'inizio del negoziato ieri, per la prima volta, hanno partecipato il vice presidente della Confindustria Patrucco ed i segretari confederali Agostini per la Cgil, Caviglioli per la Cisl e Veronese della Uil. E' una specie di tutela? I tre sindacati l'hanno escluso; e se nasceranno problemi si registreranno, probabilmente, soltanto nel corso della discussione. La partenza è stata buona. I tre segretari generali sono stati espliciti. Cofferati della Cgil ha detto: «Sono abbastanza soddisfatto. Dal punto di vista dei principi è cominciato bene anche se non mi faccio illusioni. Gli imprenditori, tra l'altro, ci hanno posto problemi di flessibilità e di struttura contrattuale. Abbiamo fatto rilevare che questi temi sono già contenuti nella nostra piattaforma e che siamo quindi disponibili». Degni della Uil ha dichiarato: «Il fatto positivo è che gli imprenditori si sono presentati senza pregiudiziali. Si discuterà quindi tutto quello che c'è nella piattaforma, punto per punto». Mariani della Cisl si è così espresso: «E' stata una riunione proficua, mi aspettavo di peggio. Il rappresentante della Confindustria, Patrucco, non si è comportato da gendarme. A loro volta gli imprenditori privati e pubblici non hanno posto pregiudiziali. Ci hanno detto che bisogna essere europei, specie per la flessibilità e la struttura del salario. Noi abbiamo risposto che non abbiamo nessun timore a discutere di questi problemi». Nel corso della discussione il presidente della Federchimica, Porta, e il presidente dell'Asap, Fantoni, hanno sottolineato che le richieste contenute nella piattaforma (255 mila lire mensili medie di aumento salariale e una riduzione dell'orario di 28 ore annue) sono «onerose e pesantissime». Se prese alla let¬ tera le richieste, più gli effetti di trascinamento e la contingenza, porterebbero «a regime», cioè nel 1992, ad un incremento dei costi superiore al 30 per cento». «Le questioni di costo sollevate dalla piattaforma — ha detto Fantoni — investono una enorme delicatezza in quanto incidono direttamente sulla competitività del settore». Il presidente dei privati, Porta, a sua volta ha osservato: «Il periodo di bonaccia per l'industria chimica è finito. Nel 1990 la crescita italiana del settore sarà appena del 2 per cento. Il deficit della bilancia commerciale sarà di 10 mila miliardi, mentre già nel 1989 è cresciuto di circa il 2 per cento. Non siamo alla crisi degli Anni Ottanta però queste tendenze non vanno sottovalutate». Le parti si sono date appuntatmento per il 25 febbraio per il proseguimento del negoziato. Dopo le dichiarazioni generali si dovrebbe entrare nel merito. Sergio Devecchi

Persone citate: Agostini, Caviglioli, Cofferati, Fantoni, Mariani, Patrucco, Sergio Devecchi, Veronese

Luoghi citati: Roma