Sfida all'Europa

Sfida all'Europa Sfida all'Europa «Nel settore di maggior concorrenza» TAORMINA DAL NOSTRO INVIATO Bai 22 febbraio sul mercato automobilistico italiano e, nei mesi successivi, su quello europeo arriverà la «Tempra». Con questo lancio la Fiat compie una nuova tappa nel rinnovamento della gamma, iniziato nel 1983 con la Uno, seguito nel 1985 con la Croma e nel 1988 con la Tipo, il cui successo di vendite è andato al di là di ogni previsione: nel 1989 ne sono state vendute complessivamente 410 mila unità, contro le 300 mila previste al momento del lancio. E le previsioni per la Tempra sono, con produzione a regime, di 210-220 mila vendite l'anno, di cui la metà in Italia. A presentare la nuova vettura è sceso in campo, ieri a Taormina, lo stato maggiore dell'azienda: Luigi Francione, uno dei due direttori generali di Fiat Auto di nuova nomina; il responsabile della progettazione, Paolo Scolari; il responsabile della marca Fiat, Bruno Schembari. «I più severi obiettivi di qualità e affidabilità — ha detto Scolari — sono stati tenacemente perseguiti in tutti gli stadi dello sviluppo, dall'imposta¬ zione del progetto all'industrializzazione». E Bruno Schembari ha spiegato come «la vettura sia nata tenendo conto di alcuni importanti fattori: estetica, abitabilità e comfort, prestazione e sicurezza, affidabilità globale». La Tempra, che sarà prodotta a Cassino, e che ha comportato un investimento di 800 miliardi a cui si devono aggiungere quelli spesi per gli impianti produttivi, si inserisce nel segmento convenzionalmente chiamato «D». «Nel 1989 — ha detto Schembari — ha rappresentato in Europa un volume di circa 3 milioni 400 mila vetture, un quarto delle immatricolazioni complessive. Questo mercato, primo per dimensione del fatturato, è caratterizzato da un'elevata competitività. Dal 23,7 per cento del totale del mercato Europa nel 1984 si è saliti al 24,9 per cento nel 1988 e le previsioni a medio termine ipotizzano un ulteriore, moderato incremento della domanda in questo settore». Schembari ha poi ricordato che in Italia il segmento «D» è stato, nel 1989, di circa 326 mila vetture, pari al 13,8 per cento del totale delle vendite, ma «riteniamo che, con l'arrivo della Tempra, possa allargarsi fino al 17 per cento. La Tempra — ha aggiunto — è stata pensata, progettata e realizzata proprio per riaffermare e consolidare su scala europea la presenza Fiat in questo settore, con un prodotto adeguato alle attuali esigenze dell'utenza». Insomma, una vettura — come ha detto Scolari — «per un mercato in rapida trasformazione», la cui clientela è maschile per il 90 per cento, sui 40 anni di età, sposata con uno o due figli, di cultura medio-alta. Con la Tempra — ha concluso il direttore generale di Fiat Auto, Luigi Francione — il gruppo conta di aumentare ancora le proprie quote nel mercato europeo che, nel 1990, dovrebbe essere simile, per volumi, a quello del 1989 e di incrementare le sue vendite complessive che, nello scorso anno, sono state di 2 milioni 300 mila unità. Francione ha anche precisato che lo sforzo di investimento del gruppo Fiat Auto negli Anni 90 sarà sempre più importante, nell'ordine di 2500-3 mila miliardi di lire l'anno. Renzo Villa re

Persone citate: Bruno Schembari, Croma, Francione, Luigi Francione, Paolo Scolari, Renzo Villa, Schembari

Luoghi citati: Cassino, Europa, Italia, Taormina