Per il Cocer è tutto da rifare

Per il Cocer è tutto da rifare I giudici accolgono il ricorso di un ufficiale escluso dall'organismo Per il Cocer è tutto da rifare // Tar annulla il voto del «sindacato militari» TORINO. Il Cocer, il Comitato centrale di rappresentanza dell'Esercito, è formalmente decaduto. Il Tar del Lazio, infatti, ha annullato il provvedimento di proclamazione dei cinque ufficiali eletti nel massimo organismo interno alle forze armate. Questa la conclusione di un'intricata vicenda giudiziaria iniziatasi nel maggio '88. Due i protagonisti: il generale Gianalfbnso D'Avossa, all'epoca colonnello di Stato maggiore alla scuola di Applicazione di Torino, e il generale Sergio Onnis, allora comandante della Regione militare Nord Ovest. Oggetto del contendere un volantino di propaganda, preparato dal D'Avossa per le elezioni dei Coir, i Consigli di rappresentanza interregionali delle forze armate. «Dobbiamo condurre una battaglia morale contro tutte le massonerie, palesi e occulte — scriveva il colonnello —. Biso¬ gna uscire dal meccanismo perverso che favorisce la formazione di "cordate" e l'avanzamento di pochi privilegiati». Il generale Onnis, che oggi ha lasciato il Piemonte per assumere l'incarico di ispettore dell'Arma di Artiglieria, giudicò il testo «non conforme ai dettami del regolamento di disciplina» e ne vietò la diffusione. «Se un ufficiale viene a conoscenza di un illecito — commentò Onnis in quell'occasione, riferendosi alle esplicite allusioni alla massoneria — deve denunciare i fatti alla sede competente». Della cosa fu interessata anche la Procura militare di Torino, che prosciolse l'ufficiale con formula piena: D'Avossa, dissero i magistrati, voleva soltanto mettere in guardia da possibili devianze dell'istituzione. La «censura» alla sua campagna elettorale non impedì comunque al colonnello di entra¬ re nel Coir della Regione Nord Ovest. Il risultato della consultazione lo vide infatti al primo posto con il 38,8 per cento dei suffragi. Le cose, invece, andarono meno bene nelle successive elezioni per il Cocer dove, secondo l'interessato, «la mancanza di una propaganda scritta» ebbe un peso determinante. Di qui il ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio, che ha accolto tutte le eccezioni di illegittimità presentate dal colonnello. Ora, probabilmente, le elezioni per il Cocer andranno ripetute. D'Avossa, che ricopre attualmente l'incarico di Sottocapo di Stato maggiore alla Regione Nord Ovest, non ha voluto commentare la sentenza: «Voglio soltanto rendere omaggio alla magistratura — ha detto —, che considero il più alto riferimento morale del Paese. Per il resto, lascio tutto nelle mani del Capo di Stato maggiore dell'Esercito».Ig. tib.]

Persone citate: Biso, D'avossa, Gianalfbnso D'avossa, Onnis, Sergio Onnis

Luoghi citati: Lazio, Piemonte, Torino