Cade la coalizione Elezioni in aprile
Cade la coalizione Elezioni in aprile GRECIA Disaccordo sul Presidente della Repubblica Cade la coalizione Elezioni in aprile ATENE. Conservatori, socialisti e comunisti hanno posto fine ieri in Grecia al governo di unità nazionale, concordando di lasciare il posto a un esecutivo provvisorio in vista delle elezioni, previste per l'8 aprile: sarà la terza volta che la Grecia va alle urne in dieci mesi. L'iniziativa di sciogliere la coalizione è stata presa dai conservatori di «Nuova democrazia», il cui leader, Constantine Mitsotakis, non ha lasciato alternative ai socialisti di Andreas Papandreu e ai comunisti di Harilaos Florakis, nel corso di un incontro a cui ha partecipato anche il premier Xenophon Zolotas, l'anziano economista che resterà alla guida del nuovo esecutivo. La difficile coabitazione a tre, lesa inevitabile per l'impossibilità di costituire una diversa maggioranza, è naufragata in seguito all'impasse creatosi per l'elezione del presidente della Repubblica, che avrà luogo in Parlamento dal 19 febbraio. «Nuova democrazia» aveva proposto come candidato l'ex premier Constantine Karamanlis, che ha però declinato l'invito. E' perciò probabile che nessun altro candidato riuscirà a convogliare i voti necessari per insediarsi capo dello Stato. Anche per questo motivo, i conservatori hanno deciso di abbandonare la coalizione governativa, recuperando piena libertà d'azione. Per l'elezione del presidente è richiesta la maggioranza dei due terzi del Parlamento nelle prime due votazioni (200 su 300). Dal terzo scrutinio bastano 180 voti, ma se nessuno riesce a ottenerli, la Costituzione prevede che si vada alle urne per rinnovare il Parlamento. «Nuova democrazia» detiene 148 seggi, contro i 128 dei socialisti e i 21 della sinistra. Tre seggi appartengono a formazioni minori. [Agi]
Persone citate: Andreas Papandreu, Constantine Karamanlis, Constantine Mitsotakis
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