McEnroe si arrende

McEnroe si arrende A Milano si conclude il torneo indoor di tennis McEnroe si arrende Battuto da May otte, che oggi giocherà la finale contro Lendl Nel doppio cercano l'exploit gli azzurri Camporese-Nargiso MILANO DAL NOSTRO INVIATO Per la sua correttezza e signorilità nel circuito è conosciuto come «Gentleman Tim», ma ieri sera, quasi incurante delle attese degli organizzatori e del pubblico, ha «rovinato» la festa finale del torneo Stella Artois, battendo in semifinale McEnroe ed impedendo così la finale più attesa ed auspicata, quella tra il mancino dal braccio d'oro ed Ivan Lendl, n. 1 della classifica mondiale, che dopo qualche brivido iniziale ha fatto valere il suo carisma contro il giovane statunitense Sampras. Due semifinali fra rivali-amici. Lendl e Sampras si sono allenati insieme alla fine del 1988. Nato a Potomac nel Maryland, il giovane americano ha imparato a giocare a tennis in California, ricalcandone i classici prototipi del «surve and volley». Il suo primo exploit, in coppia con l'inseparabile amico Jim Courier, lo ha realizzato aggiudicandosi il doppio lo scorso anno al Foro Italico. Ieri ha fatto tremare Lendl per un set; servendo a mille, con l'altro che non trovava la battuta. Ma all'inizio del secondo set la situazione si capovolgeva e Lendl confezionava un «cappotto» al giovane amico, quasi a ripristinare il giusto rispetto. E Lendl ritrovava anche l'arroganza del potere. Così ad inizio del terzo set smetteva di battere e si andava a sedere: uno spettatore lo disturbava quando si accingeva a battere. «O lo fate uscire in due minuti o io non gioco più». L'arbitro di sedia, l'esordiente professionista Zoltan Bognar, 24 anni di Amburgo, abbozzava, il giudice arbitro pure. Così si riprendeva a giocare solo due minuti più tardi, dopo che il direttore del torneo aveva scalato la gradinata alla caccia del maleducato, senza che nessun provvedimento fosse preso nei confronti di Lendl che avrebbe dovuto riprendere a battere entro 30 secondi. Il terzo set era poi una formalità per l'accesso in finale di Ivan Lendl. L'impresa di sovvertire il pronostico, fallita da Sampras, riusciva invece a Tim Mayotte contro McEnroe. Anche qui due amici, compagni d'università a Stanford con la differenza che il gentiluomo Tim è arrivato alla laurea mentre «Mac» ha interrotto gli studi per dedicarsi solo alla racchetta. McEnroe ha patito la linearità del «serve and volley» dell'amico-rivale, non riuscendo mai a capovolgere le sorti dell'incontro. Così al posto dell'attesa finale Lendl-McEnroe, ci sarà quella fra il n. 1 delle classifiche mondiali e Mayotte, n. 14, che ha perso i precedenti 15 incontri disputati contro il cecoslovacco dal 1980 ad oggi. Nel doppio c'è da[festeggiare invece la prima finale della coppia azzurra CamporeseNargiso, che hanno battuto il tedesco Jelen ed il danese Mortensen, faticando solo nel secondo set, vinto al tie-break (12-10) dopo essersi fatti annullare cinque match-point. RinoCacioppo Singolare, semifinali: LendlSampras 3-6, 6-0, 6-3; Mayotte-McEnroe 6-4, 6-4. Doppio, semifinale: Camporese-Nargiso b. Jelen-Mortensen 6-3, 7-6 (12-10). Oggi: dalle 16,30 finale singolare e finale doppio.

Luoghi citati: Amburgo, California, Maryland, Milano, Tim