«Signor Mandela, lei è libero»

«Signor Mandela, lei è libero» Gli estremisti bianchi in piazza contro il Presidente: Giuda, ci stai vendendo ai negri «Signor Mandela, lei è libero» De Klerk: chiuso un capitolo della nostra storia PRETORIA. Nelson Mandela, capo storico dell'Ano e bandiera di oltre mezzo secolo di lotta alla segregazione razziale, verrà liberato oggi pomeriggio dopo circa 26 anni di carcere. Lo ha annunciato ieri il presidente sudafricano Frederik de Klerk in una conferenza stampa convocata con pochissime ore d'anticipo: «Ho incontrato Mandela insieme al ministro per gli affari constituzionali Gerrit Viljoen e a quello della Giustizia Coetsee e lo abbiamo informato del suo rilascio». De Klerk ha detto che il governo desidera «vedere la scarcerazione di Mandela svolgersi in modo dignitoso ed ordinato» ed ha aggiunto che ci sono stati incontri tra il capo carismatico dell'African National Congress e funzionari governativi per studiare i dettagli della liberazione: «La liberazione del signor Mandela ci porta alla fine di un lungo capitolo della nostra storia». Il presidente sudafricano ha affermato che due problemi sono stati sollevati durante l'incontro di venerdì sera con Mandela: lo stato d'emergenza e la posizione di detenuti politici e di coloro che si trovano fuori dal Sud Africa. «Ho ribadito l'importanza di creare condizioni che mi permettano di far cessare lo stato d'emergenza senza mettere in pericolo la legge e l'ordine — ha affermato de Klerk — Circa la posizione di persone sotto accusa per motivi politici ho detto che si potrebbero nel frattempo tenere discussioni esplorative anche se tale materia dovrà formare oggetto di negoziati». Il presidente ha ribadito che non vi possono essere ormai più dubbi circa la sincerità del governo nel ricercare una nuova Costituzione basata sul negoziato: «Invito il signor Mandela e tutte le altre parti interessate — ha detto — a fornire il loro contributo per avviare i negoziati ih un clima positivo». Il presidente si è detto convinto, dopo le discussioni avute con Mandela, che il capo storico dell'Anc è «impegnato nella ricerca di una soluzione pacifica e disponibile al negoziato». «Spero che ora che questo capitolo si è concluso, il mondo e tutte le genti del sud Africa afferrino questa occasione e giochino un ruolo di sostegno per la conclusione del processo che si è iniziato». Rispondendo alla domanda di un giornalista sulle sue impressioni riguardo Mandela, de Klerk ha detto che si tratta di una «persona amichevole, come credo di esserlo io». Parlando della sicurezza di Mandela, il presidente sudafricano ha detto che la sicurezza e la procedura del rilascio fanno parte delle discussioni tra Mandela e i funzionari del governo: «Dal momento che diverrà un uomo libero egli non è assolutamente obbligato a dirmi nulla circa i suoi programmi ....comunque io non l'ho neppure chiesto». La risposta degli estremisti bianchi non si è fatta attendere: alcune centinaia di esponenti del movimento Afrikaner Weerstandsbeweging», d'ispirazione neonazista, hanno organizzato una marcia nel centro di Pretoria gridando slogans come «impiccate Mandela» e portando alla testa del corteo una piccola bara bianca per bambini con dentro trenta denari d'argento. I manifestanti hanno accusato de Klerk di voler «svendere» il Sud Africa alla popolazione negra e le trenta monete d'argento simboleggiavano il danaro del tradimento di Giuda. «Giuda, vieni a prendere i tuoi soldi» hanno gridato gli estremisti ad un ufficiale di polizia che si era rifiutato di ricevere la piccola bara bianca sulla scalinata del palazzo del governo. Entusiasmo invece tra la magioranza negra. James Steuart, esponente del comitato esecutivo dell'Ano, ha detto che il rilascio «è una notizia davvero straordinaria». E' stato lo stesso ministro degli Esteri sudafricano, Pik Botila a comunicare telefonicamente al presidente del Consiglio Andreotti la notizia della liberazione. Andreotti, informa una nota di Palazzo Chigi, ha espresso la viva soddisfazione del governo italiano per un gesto suscettibile di dare fondamentale impulso al dialogo e al superamento della discriminazione razziale. [Ansa] Desmond Tutu danza nella sua casa per festeggiare la liberazione di Mandela

Persone citate: African, Andreotti, De Klerk, Desmond Tutu, Gerrit Viljoen, James Steuart, Klerk, Nelson Mandela