EINAUDI PAROLE RIVELATRICI

EINAUDI: PAROLE RIVELATRICI EINAUDI: PAROLE RIVELATRICI col Contini furono sempre di estrema raffinatezza, grande filologia, grande critica. Ciò che mi ha sempre appassionato di lui è stata la diversificazione estrema dei suoi interessi, da un testo da «restaurare» di Dante, Il Fiore, a un commento intelligente, acuto, di poeti dialettali contemporanei. Basta ricordare il lavoro su Pierro, la cui lingua definiva autoctona, allo stesso livello di lingua provenzale o di quella della poesia dei poeti siciliani del '200. Ma non mancano i suoi «a fondo» sulla prosa di Gadda o sulla poesia di Montale, un grande filologo, un grande critico. Ma soprattutto un testimone del nostro tempo, un innamorato della lingua, della scrittura, e quindi degli scrittori autentici. Nelle conversazioni con lui, purtroppo rare, ogni volta era un susseguirsi di rapidi e puntuali giudizi su fatti, persone, intellettuali e no, sempre accompagnati da un giudizio critico di rara obiettività e acutezza.