«La Bomba sul 38° parallelo» di Fernando Mezzetti

«La Bomba sul 38° parallelo» Il Nord manterrebbe così il vantaggio militare sul Sud più ricco «La Bomba sul 38° parallelo» Uno studio giapponese accusa Pyongyang TOKYO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Da tempo segnalate dai servizi occidentali, le informazioni secondo cui la Corea del Nord starebbe andando verso l'armamento nucleare sono state rinforzate da uno studio della Tokyo University pubblicato ieri, da cui risulta che il regime comunista di Pyongyang sta espandendo un impianto nucleare, in un modo che potrebbe metterlo in grado di dotarsi di armi nucleari. La conclusione si basa sull'analisi per computer di fotografie dell'impianto di Yongbyyon, cento chilometri a Nord di Pyongyang, fatte dal satellite francese Spot nel 1986 e nel 1989. «Lefotodell'86 — dice il coordinatore della ricerca — mostrano che la costruzione dell'impianto era in corso. Da quelle del settembre 1989, tramite l'analisi dei nostri computer, siamo stati in grado di verificare che l'area per l'installazione si è notevolmente allargata, con la costruzione di strade e di un grande edificio. Quando l'impianto entrerà in funzione i nordcoreani saranno capaci di produrre plutonio e quindi armi nucleari». Lo spettro di una Corea del Nord dotata di armi nucleari suscita preoccupazioni non solo in Giappone. Il Paese ha già due reattori per energia a scopo civile forniti dai sovietici negli anni Sessanta; ad essi si è aggiunto quello di Yongbyon: con una potenza di 30 megawatt, l'impianto è operativo da due anni, e può produrre da sei a otto chili di plutonio all'anno, abbastanza per una bomba di oltre un kilotone. Pyongyang ha aderito nel 1985 al trattato di non proliferazione degli armamenti nucleari, ma ha finora evitato di completare gli accordi per permettere ispezioni ai suoi impianti da parte dell'A- genzia internazionale per l'energia atomica di Vienna. La Corea del Nord destina tra il 20 e il 30 per cento del reddito nazionale agli armamenti convenzionali, mantenendo una schiacciante superiorità verso il Sud, che spende tra il 5 e il 6 per cento. Ma negli ultimi dieci anni il Sud, con una popolazione che è il doppio del Nord, ha avuto un forte sviluppo economico, moltiplicando di otto volte il reddito, mentre il Nord è rimasto stagnante. Su questo sfondo, andare al nucleare potrebbe essere la scorciatoia più facile per conservare la supremazia militare. Ma il Sud non resterebbe inattivo. Già dotata di una vasta e sviluppata industria nucleare che produce metà del fabbisogno energetico, Seul è molto più preparata di Pyongyang per farsi armamenti atomici; e non esiterebbe. Fernando Mezzetti

Luoghi citati: Corea Del Nord, Giappone, Tokyo, Vienna