La Bundesbank s'allea con il Cancelliere di A. V.
La Bundesbank s'allea con il Cancelliere La Bundesbank s'allea con il Cancelliere Poehl scioglie i dubbi sull'unità monetaria Ma ora l'Est frena: «Dovrà essere graduale» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La Bundesbank ha messo il suo prestigio e la sua potenza al servizio dell'unità tedesca. Nella sua politica di impetuosa accelerazione verso l'obiettivo unitario, il cancelliere Helmut Kohl è riuscito a conquistare un alleato di importanza decisiva. Karl-Otto Poehl, presidente della Bundesbank, ha superato le iniziali perplessità di fondo e si è esplicitamente schierato a favore dell'unione monetaria. Modificando radicalmente la posizione che aveva manifestato in proposito martedì scorso a Berlino, il principale responsabile della politica monetaria tedesca si è detto «impegnato a sostenere lealmente questa iniziativa», che qualifica come «una decisione di portata nazionale, se non storica» e il cui annuncio «è stato per me una sorpresa». Il governatore arriva a non escludere, vista la rapidità degli sviluppi in corso, una unione monetaria già entro quest'anno. Al tempo stesso Poehl insiste sulla necessità che, parallela¬ mente all'avvio dell'unione monetaria, la Ddr si impegni con un trattato di diritto internazionale all'adozione di una radicale riforma del suo sistema economico. Poehl chiede anche che l'autorità della Bundesbank, come garante istituzionale della stabilità monetaria, venga riconosciuta anche oltre il confine intertedesco. Con l'avallo del signore del marco, si può ben dire che è caduto l'ultimissimo ostacolo verso l'unità. Anche se si registra un prudente colpo di freno a Est: Christa Luft, ministro dell'Economia nel governo Modrow, considera necessario che l'integrazione sia graduale. Infatti una unione monetaria subito implicherebbe, secondo la Luft, la chiusura di molte imprese nella Ddr, con conseguente massiccia disoccupazione. E' chiaro che la riunificazione non sarà indolore. A minimizzare i rischi, d'altra parte, penserà la Bundesbank: «In nessun caso», dice il governatore, il risanamento e il processo di crescita nell'altra Germania saranno finanziati stampando moneta, cioè pagando un prezzo in ter¬ mini di inflazione. Il governatore è bene attento alla priorità statutaria del suo istituto, che è la difesa della stabilità dei prezzi. Secondo Poehl, del resto, non c'è nessun bisogno di finanziare l'unione monetaria con risorse pubbliche: l'economia della Repubblica Federale è forte abbastanza da sostenere il peso del processo. Mentre l'ufficio statistico federale conferma quanto era stato previsto, che cioè nel 1989 l'eccedente commerciale tedesco ha raggiunto un nuovo record (100 mila miliardi di lire), Kohl ha invitato a Bonn, per il 20 febbraio, i responsabili dell'industria, delle banche, delle assicurazioni, dei sindacati. Alla Germania produttiva il Cancelliere intende rivolgere, anticipa un portavoce, un appello perché si studino piani di investimento rapido nella Ddr. La prossima settimana, in occasione della visita a Bonn del primo ministro orientale Hans Modrow, saranno probabilmente annunciate le misure di aiuto economico d'emergenza più volte promesse dal governo federale. [a. v.]
Persone citate: Christa Luft, Hans Modrow, Helmut Kohl, Kohl, Luft, Modrow
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