COMPAGNI DI STRADA VERSO LA SOFFITTA di Paolo Mieli

COMPAGNI DI STRADA VERSO LA SOFFITTA COMPAGNI DI STRADA VERSO LA SOFFITTA spontaneità. Luciana Castellina ha potuto esibire un telegramma di Fabio Mussi (responsabile culturale del partito) in cui si esortava l'apparato affinché sollecitasse gli intellettuali ad aderire all'appello di cui s'è appena detto. E ieri mattina il cantante Antonello Venduti così, candidamente, iniziava un suo scritto sul Manifesto: «Alcune settimane fa, mentre stavo lavorando, ho ricevuto la telefonata di un funzionario del pei che mi chiedeva di sottoscrivere l'appello di Flores d'Arcais...». In una lettera aperta a Occhietto, sull'ultimo numero di Micromega, Flores cerca di far riflettere il segretario sul fatto che le attuali rivoluzioni dell'Est «devono il loro carattere democratico radicale a politici non di professione». E lo esorta ad adeguarsi concedendo spazio agli Havel italiani. Ma gli intellettuali d'area pei assomigliano assai poco allo scrittore che e divenuto Presidente della Cecoslovacchia. Più che anticipare le svolte, preferiscono accodarsi al segretario quand'egli le abbia annunciate. Quanti degli «oltre mille firmatari» avevano chiesto pubblicamente, prima che lo facesse Occhetto, il cambiamento di nome del pei e l'adesione all'Internazionale socialista? Ma forse tutto ciò è solo apparenza, la gara degli appelli e la manifestazione del Capranica saranno gli ultimi del genere, dopodiché i «compagni di strada» s'avvieranno davvero verso la soffitta. Se sarà realmente nuovo e simile a quelli socialdemocratici del resto d'Europa, il partito che Occhetto inrende costruire non avrà alcun bisogno di esibire in questo modo la propria intellighenzia. Dovrà invece poter contare su «competenze disinteressate» che, al riparo da ogni esibizionismo, diano suggerimenti seri, motivati, specifici e concreti sulle riforme da proporre. Che si impegnino attivamente per farli accogliere. E che accettino di cambiare opinione solo quando ne siano convinti. Un po' come il filosofo comunista Gabriele Giannantoni, che in questi giorni, per ribadire le proprie opinioni sul piano di riforma universitaria, ha saputo rinunciare al suo quarto d'ora di gloria a fianco degli studenti in lotta. Paolo Mieli

Persone citate: Fabio Mussi, Flores, Flores D'arcais, Gabriele Giannantoni, Havel, Luciana Castellina, Occhetto

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Europa