E' polemica sulla Fiat-Mundial

E' polemica sulla Fiat-Mundial La Fiom perplessa: decideremo soltanto dopo un sondaggio tra i lavoratori E' polemica sulla Fiat-Mundial Non tutti sono d'accordo sul «permesso partita» TORINO. La proposta della Fiat di lavorare un sabato per turno in maggio per avere due mezze giornate libere per turno (con uscita alle 18 invece che alle 22) per poter seguire le quattro partite dei mondiali che l'Italia dovrebbe disputare dalle 21 in avanti (in giornate feriali) se arriva sino alle semifinali sta suscitando un vespaio in campo sindacale e tra i lavoratori. Se ne dovrebbe discutere con l'azienda il 6 marzo ma non è detto che si arrivi a questa data. Stanno fiorendo i commenti più originali ed anche inaspettati. Ecco un piccolo campionario: «Ma come, la Fiat ci dà il permesso per vedere Vialli e ci nega delle flessibilità quando abbiamo il padre o il bambino ammalato?»; «Sarebbe meglio che ci indicassero il periodo di ferie in modo da consentirci di prenotare per tempo le vacanze»; «Il concetto di flessibilità deve essere esteso a tutta la nostra vita annuale di lavoro». Originale la tesi espressaci da un sindacalista: «Se la Fiat dicesse che viste le difficoltà non ci saranno le uscite anticipate per i mondiali nessun problema; poiché, purtroppo, all'epoca sarà ancora aperta la trattativa per il contratto nazionale, potremmo dichiarare 8 o 12 ore di sciopero nazionale da gestire a livello di stabilimento. Così magari avremo adesioni superiori alle medie degli ultimi anni. Non pubblicherai questo — aggiunge il sindacalista — perché per ora è una battuta». Il nostro interlocutore era un dirigente torinese della Fiom. La «battuta» è stata respinta con giudizi pesanti dai dirigenti della Uilm e della Firn i quali, riportando le prime opinoni raccolte in fabbrica, hanno parlato di isole di dubbio inserite in una maggioranza favorevole (i giovani e le persone di mezza età) e di indifferenti. Un delegato Uilm, pur favorevole alla proposta Fiat, sottolinea il problema delle donne: «Ci sono certamente donne tifose, però forse alla maggioranza di loro lavorare un sabato per i mondiali pesa perché quando sono a casa devono pensare al bucato ed alla spesa». E un delegato Firn, anche lui favorevole, aggiunge: «Immagino che i contrari ci verrano a dire che il sabato lavorato per i mondiali sarà senza straordinario». Dalla Fiom, nazionale e torinese, vengono le maggiori perplessità. Per ora hanno preso posizione i dirigenti piemontesi. Guiati, neo segretario regionale, ha detto che la Fiom, prima di decidere, svolgerà un sondaggio tra i lavoratori. La Fiom anche in questo caso minore manifesta prudenza verso il nuovo che altri interpretano come difficoltà a scegliere. Baretta, che guida la delegazione Firn alle trattative con la Fiat, è convinto che «la proposta risponde ad esigenze molto diffuse tra la gente» e pertanto si domanda se «non sia il caso di generalizzarla con un accordo dei metalmeccanici a livello nazionale». «Sono altri — prosegue — che hanno timori di misure che considerano troppo popolari o populiste». Inglisano, della segreteria nazionale della Firn, è ancora più esplici¬ to: «La Fiat ha interpretato i desideri di molta gente. Certo ci saranno sempre dei tiepidi e minoranze di scontenti. Però il nostro giudizio è positivo. L'accordo si poteva fare già giovedì sera in un'ora. Come altre volte siamo bloccati da ritardi ideo logici incomprensibili». Mazzone, segretario nazionale della Fiom, è cauto: «Le esigenze della gente sono mol teplici. La proposta non deve essere limitata ai mondiali di calcio ma estesa a situazioni che fino ad oggi la Fiat non ha ancora risolto». Il segretario nazionale della Uilm, Angeletti, dice: «La proposta Fiat è intelligente e risponde alle aspettative di una parte rilevante di lavoratori. La chiusura anticipata degli stabi limenti è l'unica soluzione tecnicamente possibile». Infine Cavalitto, segretario generale del Sida, ieri ha dichiarato: «Dai primi sondaggi fatti "a caldo" da noi abbiamo riscontrato un grande consenso». Sergio Devecchi

Persone citate: Angeletti, Baretta, Cavalitto, Guiati, Inglisano, Mazzone, Sergio Devecchi, Vialli

Luoghi citati: Italia, Torino