Presi i basisti di Luino

Presi i basisti di Luino Presi i basisti di Luino Dovevano preparare il sequestro VARESE. Avevano il compito di pedinare Antonella Dellea, di scoprirne le abitudini, di preparare il sequestro «in loco», a Luino. Ma non si erano accorti che i carabinieri sapevano, che li avevano scoperti. Come sia andato il sequestro, lo ricordano tutti: i quattro rapitori sorpresi e uccisi. Ora anche loro, i basisti della banda, sono finiti in trappola. Arrestati. «Abbiamo indizi schiaccianti», assicurano gli inquirenti. In carcere sono Giacomo Zagari e Luigi Angioi. Loro sì, che possono parlare, fare i nomi di altri membri dell'Anonima, rivelare i piani della banda calabrese. La loro cattura potrebbe rivelarsi la chiave di volta per smascherare non solo i retroscena di quanto è avvenuto a Germignaga il 16 gennaio scorso, ma anche l'intera presenza dell'Anonima in Lombardia. A meno di 48 ore dalla cattura di Zagari e Angioi una cosa pare certa: entrambi erano da tempo tenuti sotto stretto con¬ trollo dagli inquirenti, così come erano controllati, in Calabria, Sebastiano Strangio e i complici saliti a Luino per rapire Antonella Dellea. Il loro arresto è un asso che i carabinieri hanno calato sul tavolo in un momento cruciale. Ieri proprio a Palazzo di Giustizia facevano notare come all'operazione abbia contribuito anche la gente: sono state moltissime le telefonate giunte alla sala operativa dei carabinieri di Varese che segnalavano, l'indomani del blitz di Germignaga, la presenza nel Varesotto nei giorni precedenti di Sebastiano Strangio, Salvatore Romeo, Sebastiano Giampaolo e Giuseppe Ietto. Parecchi di questi «avvistamenti» non erano che falsi allarmi, ma nel mazzo deve essere capitata anche la segnalazione buona. E può darsi che anche attraverso questa catena gli inquirenti si siano messi sulla pista di Zagari e Angioi. Secondo altre indiscrezioni, invece, i nomi dei basisti sareb¬ bero entrati nelle indagini addirittura prima della sparatoria di Germignaga: i due personaggi sarebbero stati fotografati dai carabinieri in compagnia di alcuni componenti del «commando» entrato in azione alla Edilnafta, venuti al Nord per un sopralluogo. Solo ipotesi, per il momento: nel primo interrogatorio davanti al procuratore Pierantozzi sia Zagari che Angioi avrebbero assicurato di essere estranei a tutta la vicenda. Per questa mattina, comunque, è fissato il primo interrogatorio degli arrestati davanti al giudice per le indagini preliminari Ottavio D'Agostino. Il luogo in cui si svolgerà il colloquio è ancora segreto, come segreto è il nome del carcere in cui i basisti sono stati rinchiusi. Ieri sono stati nominati i difensori di fiducia. Si cercano anche possibili collegamenti con la vicenda di Andrea Cortellezzi, le cui analogie con il caso di Germignaga sono evidenti. [del. e]

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