Nobiltà rossa a rapporto
Nobiltà rossa a rapporto Nobiltà rossa a rapporto I quadri discutono la svolta Ancora forti gli oppositori MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vinta la battaglia nel Plenum, Michail Gorbaciov ne ha avviata subito un'altra. Quella nella sterminata e ancora potente struttura locale del partito, che peserà nella formazione dei delegati al XXVIII Congresso del pcus. E' una battaglia decisiva perché la «grande riforma» passata al Plenum deve ancora superare il Congresso prima di approdare in Parlamento per diventare svolta istituzionale. Così, ieri, sono arrivati al Cremlino i segretari regionali e dirigenti comunisti delle grandi città. Tutta la «nobiltà rossa» dell'impero chiamata a discutere della nuova linea e dei nuovi compiti del partito. «Lo scambio di opinioni — ha annunciato la "Tass" — è stato vivace». E la formula vuol dire che su molti punti l'opposizione interna non è sgominata. Ma, a quanto se ne sa, il discorso di Gorbaciov è stato ancora una volta esplicito. La perestrojka deve andare avanti e la sua marcia non è possibile senza l'appoggio degli organi del partito. Quasi a dimostrare i «rischi» che minacciano chi vorrebbe frenare il processo di rinnovamento, ieri sera la televisione ha elencato una serie di casi di «sconfessioni» dei vertici locali da parte della base. E' successo nella città di Ufa, capoluogo della regione autonoma di Bashkiria. E' successo nella città ucraina di Donetsk, dove i minatori hanno chiesto le dimissioni di tutto il comitato regionale. Potrebbe succedere ancora: ovunque lo scontro tra sostenitori e avversari della perestrqjka non troverà un compromesso. La base del compromesso, ormai, non può essere che il progetto di tesi approvato dal Plenum mercoledì sera. Il testo di questo documento, però, non è stato ancora reso pubblico. E il direttore della «Pravda», Ivan Frolov (che è anche membro della segreteria del Comitato Centrale), ha avvertito che il documento non sarà stampato nemmeno oggi per problemi di lunghezza e di revisione del testo. Il risultato è che la gente si accalca di fronte alle bacheche pubbliche dei giornali in cerca di informazioni e si lancia in ipotesi e discussioni che animano capannelli di centinaia di persone. Qualche «indiscrezione» supplementare sul progetto di tesi, tuttavia, l'ha fornita proprio Ivan Frolov. Sia per quanto riguarda la nuova figura di Presidente dell'Urss, sia per quanto riguarda la ristrutturazione del partito. Sul Presidente, il diret¬ tore della «Pravda» ha detto che spetterà al Parlamento decidere anche il sistema di elezione: diretta o indiretta. Con una «preferenza» del partito per quella diretta. E con una considerazione personale di Frolov: «Nel caso di Gorbaciov sarebbe opportuno che occupasse tanto la carica di Presidente che quella di capo del partito». Sulla struttura del pcus, il direttore della «Pravda» ha detto che il nuovo Presidium del partito non sarebbe formato soltanto dai 15 segretari del pc repubblicani, ma «comprenderebbe» anche il Politburo che, oggi, conta 12 membri. Una «fusione», dunque, al vertice del pcus. Ma questa è materia di decisione del Congresso. Le tesi lascerebbero un margine di manovra. Anche perché, tra venti giorni, ci sarà un altro Plenum dedicato proprio allo statuto del pcus. [e. s.] Per le strade di Mosca la gente legge avidamente le ultime notizie sul Plenum
Persone citate: Frolov, Gorbaciov, Ivan Frolov, Michail Gorbaciov
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