Pace tra Vaticano e Ungheria

Pace tra Vaticano e Ungheria Saranno riallacciati i rapporti diplomatici interrotti nel 1945 Pace tra Vaticano e Ungheria / leader di Budapest alla Messa per Mindszenty ROMA DALLA REDAZIONE Il cardinale Agostino Casaroli, segretario di Stato vaticano, firma stamattina, nel palazzo del governo di Budapest, un accordo preliminare per la riapertura delle relazioni diplomatiche tra Ungheria e Santa Sede, rotte nel 1945. E' una tappa preparatoria, indispensabile per lo svolgimento del viaggio del Papa, previsto per il settembre del 1991. «Si apre un nuovo periodo, nato dal vecchio», ha dichiarato Casaroli prima di partire per Budapest. La firma dell'accordo con il Vaticano è stata preceduta da un'intesa tra lo Stato e la Chiesa per il riconoscimento delle attività ecclesiali, in applicazione della legge sulla libertà religiosa. Ieri nella cattedrale di Esztergom, l'antica cittadina al confine con la Cecoslovacchia residenza del primate della Chiesa ungherese, Casaroli ha celebrato una Messa in ricordo del cardinale Mindszenty, al quale subito dopo è stata dedicata la piazza antistante. La celebrazione ha offerto l'occasione al segretario di Stato vaticano per ricordare uno degli esponenti cattolici più perseguitati dal governo comunista ungherese degli anni della «guerra fredda»: «Ci inchiniamo davanti a lui con il rispetto dovuto a chi ha segnato un'orma profonda nella storia ecclesiastica e civile del nostro tempo». Arrestato nel 1948, torturato, condannato all'ergastolo in un processo costruito per dimostrarne la colpevolezza, il cardinale Mindszenty fu liberato dalla rivolta del 1956. Si rifugiò nell'ambasciata statunitense fino a quando, nel 1971, Paolo VI ottenne per lui il permesso di lasciare il Paese e di stabilirsi a Vienna fino alla morte, nel 1975. Negli ultimi mesi il go- l verno ha rivisto il processo e lo hariabilitato. Nel discorso a Esztergom, dopo aver consegnato ai vescovi ungheresi un messaggio del Papa su Mindszenty, Casaroli ne ha ricordato l'opera: «Oggi sul tuo volto severo e tormentato sembra di vedere stendersi quel sorriso che tanto raramente lo ha illuminato. Oggi nella tua terra una nuova stagione è apparsa, la speranza è tornata a brillare». Un omaggio, questo di Casaroli, che allontana definitivamente le polemiche che accompagnarono i rapporti tra i due esponenti ecclesiali. Il cardinale Mindszenty, infatti, considerò la politica di apertura all'Est del Vaticano un cedimento nei confronti dei regimi comunisti. Casaroli, l'ispiratore della «Ostpolitik» vaticana che firmò a Budapest, nel 1964, un patto con il governo che rese meno dura la vita della Chiesa in Un gheria.

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