«Un solo marco? La Ddr non sa nulla» di Alfredo Venturi

«Un solo marco? La Ddr non sa nulla» «Un solo marco? La Ddr non sa nulla» IIpremier, forse Kohl dovrebbe informarci La polemica per il mancato arrivo degli aiuti BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'unione monetaria? Ne ho letto qualcosa sui giornali, dice Hans Modrow. Sentito dalla seconda rete televisiva federale, il primo ministro dice di non essere stato ancora informato ufficialmente del progetto annunciato dal governo federale. Non mi sembra normale, aggiunge Modrow, che alla vigilia di un incontro (verrà a Bonn la settimana prossima) si rendano pubblici in questo modo i temi di cui si parlerà. Sarebbe invece il caso, aggiunge, di informarsi reciprocamente, in modo da preparare adeguatamente il colloquio. Sul merito del piano Modrow non dice nulla. Dice qualcosa di più poco più tardi il suo portavoce Wolfgang Meyer. C'è qualche ragione di diffidare della proposta di unione monetaria, dichiara Meyer: sono del parere di quegli economisti federali che analizzano il piano Kohl nel quadro del confronto elettorale già cominciato. Confermando che Berlino Est non è ancora stata ufficialmente informata della proposta di unione monetaria, il portavoce denuncia che non si è ancora visto l'aiuto finanziario che Bonn aveva promesso. Molti fra di noi si chiedono, dice Meyer, che cosa ne sia stato delle misure d'urgenza concordate a Dresda lo scorso dicembre fra Kohl e Modrow. Insomma: il bilancio dei rapporti intertedeschi non è propriamente positivo. A pochi giorni dall'arrivo nella Repubblica Federale del primo ministro orientale, si registra dunque una temperatura piuttosto rigida nelle relazioni fra i due governi. La ragione delle cattive maniere che Berlino Est imputa a Bonn è evidente: il governo federale considera Modrow, destinato a cedere il potere dopo le elezioni del 18 marzo, come un interlocutore provvisorio. Eppure sarà proprio all'attuale primo ministro che il piano per l'unione monetaria, considerato urgente per la drammatica situazione economica nell'altra Germania, verrà ufficialmente presentato. Nel frattempo, Kohl cura i necessari punti di riferimento internazionali. Domani sarà a Mosca con Genscher, per ripetere a Gorbaciov che la riunificazione tedesca si farà nel rispetto di tutti i legittimi interessi, compreso l'interesse sovietico alla sicurezza. E' stata registrata con soddisfazione, qui a Bonn, la disponibilità manifestata da Shevardnadze a considerare la proposta Genscher per una Germania unificata con la parte orientale, corrispondente all'attuale Repubblica Democratica, di fatto neutralizzata. Il 24 febbraio, il Cancelliere e il suo ministro degli Esteri saranno a Camp David per incontrare Bush. Come ha spiegato Horst Teltschik, consigliere diplomatico di Kohl, il governo federale intende spiegare ai capi delle superpotenze come soltanto una riunificazione rapida possa risolvere le aspettative crescenti della popolazione della Ddr. Alfredo Venturi