Il Milan sbaglia marcia, addio sorpasso

Il Milan sbaglia marcia, addio sorpasso Nel recupero di San Siro, il Verona imbriglia i rossoneri già proiettati verso la supersfìda col Napoli Il Milan sbaglia marcia, addio sorpasso Vano il prodigarsi di Donadoni MILANO DAL NOSTRO INVIATO Di sorpasso non si parla più. Al massimo, domenica, il Milan potrà agganciare il Napoli capolista. I due punti col Verona, malgrado gli avvertimenti di Sacchi (andato anche lui nel pallone ieri con alcune scelte tattiche discutibili), erano stati messi in conto da troppo tempo da molti rossoneri: pensati da Tokyo/quando la gara di campionato del 17 dicembre era stata rinviata per la finale intercontinentale rossonera, sentiti già in tasca nel recupero del 3 gennaio sospeso per nebbia sullo 0-0 dopo 28'. E sentiti in pugno ieri in un avvio di partita che vedeva gli ospiti chiusi nella loro area. Ma col trascorrere dei minuti il Verona dimostrava che la sua non era solo paura, che Bagnoli aveva impostato la gara in modo splendido con piena rispondenza di tutti gli uomini. E il Milan capiva che Van Basten e Rijkaard non erano loro, e che il mese di rincorsa pesava sulle gambe di tutti più del previsto. I veronesi non hanno lasciato spazio agli avversari, soprattutto al centro della difesa dove Favero è stato splendido libero a contatto con l'argentino Sotomayor e l'uruguayano Gutierrez, scambiatisi su Van Basten e Massaro con valida sincronia. Van Basten ha avuto solo due guizzi decenti in 90' e Massaro, se non ha prato in cui lanciare la sua falcata, diventa inutile. Nel primo tempo Sacchi ha lasciato Ancelotti sulla fascia destra, soffocato dal dinamismo di Pusceddu, affidando al monotono Rijkaard il ruolo di playmaker, affiancato da un Donadoni che si è dannato invano nel dare idee a colleghi spenti e senza scatto. Nella ripresa, Donadoni più largo almeno a tratti, Ancelotti più accentrato e finalmente concreto, Rijkaard più avanti ad infilarsi anche lui nel triangolo difensivo del Verona che però non ha fallito un intervento. Dopo un'ora di gioco, Massaro è stato chiamato fuori per far posto a Colombo, che aveva la consegna di stare largo sulla destra dove Tassotti non riusciva a sfondare, ma anche questa mossa non ha dato frutti per la lentezza del biondo cursore. A Sacchi non restavano altri cambi: nell'intervallo aveva già sostituito Maldini dolorante ad una coscia con Costacurta. Era ancora Donadoni (cross e punizioni) a cercare di sbloccare la situazione, ma annullavano la sua spinta il perdurare dell'assenza dei due olandesi e la presenza puntuale dell'ottimo portiere veronese Perazzi. Disoccupato Pazzagli, nella porta opposta, ma il Verona non ha fatto soltanto buonissime barricate. Sulla spinta di Pusceddu, Prytz e Giacomarro, le punte Gritti (poi Acerbis) e Pellegrini hanno interpretato validi contropiede e su due manovre in apertura di ripresa il Milan ha rischiato. Lo stesso Pellegrini ha sfiorato il gol con un tiro fuori di poco e Prytz ha messo i brividi a Pazzagli con un pallonetto appena alto. Uno stadio colmo per oltre 60 mila spettatori ha assistito così al tradimento rossonero, dopo tante prodezze. Bravo il Verona, ma chiaramente aiutato da un avversario bratta copia di se stesso. La pressione milanista è stata tanto continua quanto faticosa perché gli scambi si accentravano, dove far passare il pallone era arduo. Ci riusciva Donadoni al 16' centrando all'indietro da fondo campo dopo un dribbling vincente, ma nessun compagno lo aveva seguito. E passava Van Basten una sola volta al 71', ma il suo tiro diagonale finiva contro la traversa, deviato da Perazzi. Il portiere diventa protagonista assoluto nel finale con due uscite basse in mischia, una deviazione acrobatica sul primo colpo di testa decente (74') di Van Basten, e allo scadere con un volo sulla sua sinistra per deviare la secca e angolata punizione di Donadoni. In recupero infine lo graziava Rijkaard, sciupando l'ultimo assist di Donadoni. Bruno Perucca MILANI PAZZAGLI sv TASSOTTI 5,5 MALDINI 6 (46' COSTACURTA) 6 ANCELOTTI 6,5 F. GALLI 6 BARESI 6 DONADONI 7 RIJKAARD 4,5 VAN BASTEN 5 EVANI 5,5 MASSARO 5 (60' COLOMBO) 4,5 All.: SACCHI 5 0 VERONA PERUZZI 7,5 BERTOZZI 6,5 (77' MAGRIN) 6 PUSCEDDU 7 SOTOMAYOR 6,5 FAVERO 7 GUTIERREZ 6,5 GAUDENZI 6 PRYTZ 6,5 GRITTI 6 (75' ACERBIS) 6 GIACOMARRO 6,5 PELLEGRINI 6,5 All.: BAGNOLI 7 0 Arbitro: LUCI 6 Ammoniti: 20' Sotomayor; 38' Bertozzi; 86' Tassotti; 91 ' Prytz. Spettatori: paganti 20.588, incasso 380.764.000 lire; abbonati 41.570, quota abbonati 1.215.711.288 lire. Van Basten tenta un'acrobatica deviazione verso la porta di Peruzzi, ieri imbattibile

Luoghi citati: Milano, Napoli, Tokyo, Verona