Da garzone a re dei dolci di Valeria Sacchi

Da garzone a re dei dolci La morte di Mario Pavesi, «inventore» dei famosi biscotti Da garzone a re dei dolci Nella metà degli Anni Sessanta la sua azienda era la quarta nel mondo Fu lui a lanciare gli autogrill, il primo lo costruì sulla Torino-Milano MILANO. E' morto all'età di 79 anni Mario Pavesi, l'industriale che aveva costruito la fortuna su due intuizioni innovative: la produzione industriale di un biscotto di grande successo, appunto il famoso «pavesino», e il lancio degli autogrill sulle autostrade italiane. Oggi, sia la Pavesi che gli autogrill fanno parte dell'Alivar, una società a capitale pubblico del gruppo Sme, nella quale erano confluiti nei primi Anni Settanta. Nato nel 1909 a Cilavegna, un paesino in provincia di Pavia, da famiglia semplice, come tutti i «self-made man» anche Mario Pavesi comincia dalla gavetta, piccolo commesso di un negozio-bazar a Mortara. In bicicletta percorre quattro volte al giorno la strada dalla casa alla bottega, ma la passione per il lavoro e la sua capacità sono tali che, in breve tempo, da garzone diventa primo commesso. Dopo due anni, però, il bazar gli va stretto. Se ne viene via per una lite con la padrona, andando in giro a vendere per un conoscente che ha un ingrosso di alimentari, dolciumi e giocattoli. Fin dal primo giorno (era l'agosto 1931), le sue straordinarie doti di venditore emergono: a sera, invece delle 600 lire che rappresentano l'incasso medio, ne ha raccolte mille. Nel 1933, ritiratosi l'amico grossista dagli affari, Pavesi si mette in proprio, con l'aiuto finanziario di una vicina di casa che gli presta i primi quattrini, e il suo successo è tale che, per toglierselo di torno dalla provincia di Pavia, un importante concorrente gli offre la gestione di un negozio a Novara. Mario accetta e, due anni dopo, nel 1939, in un piccolo laboratorio comincia la produzione del biscotto di Novara. Alla fine degli Anni Quaranta, la seconda idea geniale: l'autogrill. Anche questa nasce per caso: la società proprietaria dell'autostrada Milano-Torino, gli propone di gestire una rivendita di biscotti presso la biglietteria del casello di Novara. Pavesi ci pensa su e la sviluppa, abbinando all'offerta self-ser¬ vice dei biscotti, pasti a prezzo fisso per gli automobilisti. Così, nel 1951, nasce il primo punto di ristoro autostradale attrezzato. Alla metà degli Anni Sessanta, Mario Pavesi è un uomo ricco e famoso: i suoi stabilimenti sfornano ogni anno 200 milioni di pacchetti di biscotti e 100 milioni di sacchetti di patatine e di snacks; gli autogrill sono diventati una catena, oltre cinquanta, sparsi su tutta Italia, con 25 milioni di clienti. La sua azienda, per dimensioni e sofisticazioni, è la quarta nel mondo del settore dolci. Intervistato all'apice del successo sulle componenti di questo «successo», Pavesi ha sempre risposto che il segreto si chiama «lavoro». Un lavoro costante, assorbente, che gli lasciava solo quindici giorni di vacanza all'anno. Ma vissuto con interesse, piacere e amore, e condiviso dalla moglie Mariuccia, che in fabbrica gli fu sempre accanto, giorno dopo giorno. Valeria Sacchi

Persone citate: Mario Pavesi