E ora la Juve è in mano all'Avvocato
E ora la Juve è in mano all'Avvocato Archiviate le dimissioni di Boniperti, è subito partito il piano di rafforzamento della squadra E ora la Juve è in mano all'Avvocato Agnelli ripete il modulo Ferrari: un pool con Montezemolo Dal dopoguerra hanno tenuto in scacco lo sport italiano, e non solo italiano, come dittatori, imponendosi perfino a Casa Agnelli per il fascino della personalità, l'originalità delle idee, la miniera inesauribile delle loro risorse. Due uomini con cromosomi particolarissimi, di caratteristiche uniche, anche per i tempi. Enzo Ferrari non c'è più, ci ha lasciato a ferragosto dell'89. Giampiero Boniperti ha chiuso da presidente della Juve neppure 48 ore fa, anticipando di qualche giorno una decisione meditata e sofferta. L'uno ha scritto la storia dell'auto, una storia universale; l'altro ha firmato i successi più recenti e prestigiosi della Signora: entrambi si sono comportati da tecnocrati supremi alla guida della macchina (consentiteci di chiamarla così) e del club più amati dagli italiani. Loro due, le loro teste, il loro cuore, poco altro. Nel volgere breve di diciotto mesi il nostro sport ha subito così due svolte epiche. Per il Grande Genio non c'è più spazio, la legge del tempo è inesorabile nel suo legittimo cinismo. Al suo posto un gruppo di uomini: un uomo solo non sarebbe sufficiente a fare il Ferrari (o il Boniperti) e a reggere il confronto con la concorrenza. Di ciò che è accaduto a Maranello i lettori sanno tutto, comunque molto: di Piero Fusaro presidente, di Cesare Fiorio responsabile della gestione sportiva e di tutti i tecnici che oggi ricoprono ruoli delicatissimi. Un lavoro d'equipe. Qualcosa di simile avverrà nella Juventus dove Luca Corderò di Montezemolo appare destinato a vestire i panni del grande protagonista, ma solo alla conclusione del campionato mondiale. E intanto?, si chiedono i tifosi della Juventus, allarmati il giusto. Montezemolo sarà probabilmente più operativo di come vuol far credere, quanto a idee almeno. Chiusano, avvocato anch'egli, e di grido, gestirà questo periodo «ad interim» con l'obbiettivo di costruire subito una grande Juve. In seno alla squadra toccherà a Gover nato, ingaggiato la scorsa està te proprio da Boniperti, il ruolo di trade-union fra la dirigenza in rinnovamento e la squadra. Un ruolo importante, soprattutto per far capire a Zoff e ai suoi uomini che la società vive ed esiste, vigile e presente come al solito. A ben guardare poi un presidente c'è: ed è Giovanni Agnelli. Alla Juve, l'Avvocato, sta già dedicando energie preziose. Il piano di rafforzamento è già stato disegnato, in Italia e in Germania sono state avviate alcune operazioni di assoluto rilievo, un paio sono vicinissime alla definizione. Una garanzia importante e neppure inattesa, basta dare un'occhiata alle ultime righe del suo comunicato: «...Gli juventini devono essere certi che, come per il passato, si farà ogni sforzo per riportare la squadra, nel più breve tempo possibile, a livelli in linea con la sua storia». Per l'Italia bianconera una certezza di valore assoluto. Al momento l'hanno compreso soprattutto i rivali che temono le voglie, i mezzi, l'impazienza di Casa Agnelli. Boniperti lascia una buona Juve, protagonista nelle Coppe, co-protagonista in campionato. E' dignitoso soprattutto il gruppo degli italiani, a differenza degli stranieri che usciranno quasi sicuramente dalla comune: senza buoni indigeni non c'è straniero sul mercato che oggi possa fare differenza: Platini non c'è più, Maradona è del Napoli, Van Basten e Matthàus stanno facendo grandi le milanesi. Del tecnico potete leggere altrove. Il coraggio di Maifredi, l'esperienza di Bianchi, la serietà di Zoff: è difficile che la scelta passi per altre vie. A meno che il Trap non ritorni sulla vecchia strada. La nostalgia è tanta, da entrambe le parti. Una cosa è certa. Della nuova Juve avremo contorni abbastanza certi già a primavera. I tifosi non si ritroveranno a luglio con la squadra ancora da sistemare e con uno straniero da ingaggiare. I casi di Barros e Aleinikov rimarrano a se stanti. Lo svolgimento del Mondiale aprirà le porte d'un mercato piuttosto chiuso fino all'altro ieri. Filippo Grassia Protagonisti. Giampiero Boniperti con Giovanni Agnelli e, a destra, l'avvocato Chiusano, nuovo presidente della Juve
Luoghi citati: Casa Agnelli, Germania, Italia, Maranello
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