Bush va alle manovre «Resteremo forti»

Bush va alle manovre «Resteremo forti» Washington tra distensione e irrigidimenti Bush va alle manovre «Resteremo forti» WASHINGTON DALLA REDAZIONE Mentre a Mosca Gorbaciov riforma il pcus e Shevardnadze prepara nuove proposte di disarmo, Bush assiste in California a manovre militari in cui si ipotizzano attacchi sovietici a postazioni americane, e visita il laboratorio delle guerre stellari. Nostalgia della guerra fredda? No, ha spiegato la Casa Bianca: «Realismo di fronte ai cambiamenti internazionali che potrebbero rendere il mondo più sicuro, ma che hanno la loro razione di incertezza e di pericolo». Bush, hanno aggiunto i portavoce, trascorrerà tre giorni in California e negli altri Stati che dovranno chiudere alcune basi nell'ambito della riduzione del bilancio del Pentagono, «per tirare su il morale ai soldati». Non è imbarazzante per Gorbaciov? Affatto, ha risposto la Casa Bianca: da oggi a Mosca c'è il segretario di Stato Baker «per parlare di pace e di collaborazione». Il messaggio inviato da Bush al Cremlino è che gli Stati Uniti devono essere pronti a ogni evenienza. Ieri il Presidente ha esaltato l'invasione di Panama, ha promesso che le forze armate americane «rimarranno le più potenti del mondo», e ha ribadito che non rinuncerà alle guerre stellari e ad altre tecnologie belliche. La visita di Bush ai centri di esercitazione del Pentagono e domani al comando strategico dell'aviazione a Omaha nel Nebraska ha suscitato le critiche dei democratici, che hanno la maggioranza al Congresso. Il senatore Sasser ha ammonito che i democratici chiederanno un taglio del 5-10 per cento del bilancio della difesa, e un ritiro delle truppe americane all'Europa più massiccio di quello previsto dal Presidente.

Persone citate: Baker, Bush, Gorbaciov, Sasser, Shevardnadze

Luoghi citati: California, Europa, Mosca, Nebraska, Panama, Stati Uniti, Washington