Eppure vola il Torino che non piace di Giorgio Barberis

Eppure vola il Torino che non piace Massimo vantaggio sulla quinta (6 punti) per i granata di nuovo soli in testa alla classifica Eppure vola il Torino che non piace Skoro: «In panchina non sto bene, però accetto le scelte» Domenica sera Fascetti, ospite alla Domenica Sportiva, ha ammesso: «Onestamente finora avremmo potuto giocare meglio, ma all'inizio occorreva porre le basi, non era il caso di badare tanto all'estetica. Adesso cercheremo di fare meglio». Parole che suonano come una promessa, cui funge da garanzia la consuetudine di vedere le formazioni allenate dal tecnico toscano offrire di più nella seconda parte della stagione. Sul piano del gioco, il Torino visto contro il Brescia non è piaciuto, ma in difesa della situazione parla Skoro, uno cioè che con l'allenatore ha mostrato di non legare più di tanto. «Abbiamo comunque centrato l'obiettivo — dice lo slavo — anche se siamo andati tutti abbastanza male: cosa questa che può anche succedere dopo tre vittorie esaltanti. A noi punte è toccato correre dietro palloni lunghi, ci è mancato uno come Romano che è capace a mettere la palla in un certo modo». «Personalmente sono soddisfatto — continua poi Skoro — di aver risolto un'altra partita e, visto che sono un professionista, seno pronto a tornarmene tra i ranghi anche se in panchina non ci sto bene. Devo riconoscere, comunque, che il tecnico è stato molto pronto a cambiare il tipo di squadra riproponendo quel tridente che a volte può risultare necessario». Skoro, al di là del gol-vittoria al Brescia, ammette di attraversare un momento difficile: «Peggio di così non potrebbe andare: come posso sperare di essere titolare ai mondiali nella Jugoslavia se non lo sono nel Torino? Ma la polemica non serve: così cerco di tirare avanti per la mia strada, adeguandomi a quanto mi viene chiesto». Al di là delle sue recriminazioni, lo slavo sta attraversando un periodo opaco e Fascetti, preferendogli altri, non fa altro che gli interessi del Torino. Ma è scontato che il tecnico («Per me non esistono titolari e riserve, sarei autolesionista se non mandassi in campo sempre la formazione migliore») sia pronto a ridargli piena fiducia, se Haris dimostrerà di meritarla. Il Torino, d'altronde, non può frenare, ma anzi deve cercare di incrementare il suo vantaggio anche nell'interesse dei singoli, specie Muller e Skoro, che così possono sperare di essere lasciati liberi anzitempo di unirsi alle rispettive nazionali in vista di Italia '90. E gli impegni importanti urgono: domani i granata affronteranno l'amichevole con l'Urss, domenica andranno a Pescara ospiti di una squadra che, oltre ai due punti in chiave promozione, vuole anche vendicare i sette gol subiti nell'andata. Giorgio Barberis

Persone citate: Fascetti, Muller, Skoro

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Pescara, Urss