Questo Milan sa fare i miracoli

Questo Milan sa fare i miracoli Sacchi spiega il «segreto» di una squadra che ha conquistato 23 punti consecutivi Questo Milan sa fare i miracoli E adesso occorre battere il Verona nel recupero PARMA DAL NOSTRO INVIATO Basta una semplice parola per spiegare il miracolo di questo Milan che conquista 23 punti di seguito? Secondo Sacchi il segreto è alla portata di tutti e lo svela con un sostantivo: «Professionalità. Che vuole dire impegno da parte di tutti, concentrazione, determinazione. Doti che tutti abbiamo ma che non tutti riusciamo ad esprimere. I rossoneri ci riescono. O almeno ci sono riusciti nella ripresa dopo che per 45' la Fiorentina ci ha messi alle corde, ci ha dato una lezione che non dobbiamo assolutamente dimenticare». Sacchi, assieme a Pincolini ed Ancelotti, ha lasciato il ritiro di Milanello per trasferirsi a Parma per rendere omaggio alla salma del «suo» presidente Ceresini, scomparso domenica a 60 anni. Il tecnico del Milan non immaginava di tornare al Tardini, lo stadio dei suoi primi successi, per un'occasione come questa. Il feretro del presidente del Parma è stato composto proprio sotto la tribuna d'onore e da qui oggi il corteo (con i massimi dirigenti del calcio, da Matarrese a Nizzola) raggiungerà il Duomo dove la funzione funebre sarà officiata dal Vescovo di Parma. Ovviamente il tecnico ha cercato di parlare il meno possibile del Milan, lo farà solo oggi pomeriggio a Milanello, nell'imminenza del recupero di doma- ni col Verona. Sacchi non fa nomi ma Fuser dovrebbe rilevare Maldini con la conferma di Evani e con Galli fra i pah al posto di Pazzagli. Ritocchi bevi «anche perché questo Verona pareggiando a Roma — ammette Sacchi — ha dimostrato di non meritare l'ultimo posto. Il Milan dà sempre il meglio quando è sollecitato ma a volte contro le avversarie meno titolate non rende al massimo. Penso che stavolta capiranno tutti l'importanza del recupero: il Verona va affrontato come se fosse il Napoli». Poi verrà anche il turno di Maradona e compagni ma per ora la parola d'ordine è: battere il Verona, ridurre le distanze dalla capolista ad una sola lunghezza. Sacchi intanto, a proposito dello scudetto modera gU entusiasmi e non vede spacciate Inter e Sampdoria, neppure la Juventus. «Ci sono ancora troppi scontri diretti, senza dimenticare il derby, perché si possa delineare la situazione al vertice della classifica. Aspettiamo... questa settimana, poi ne riparleremo; però anche dopo il nostro scontro col Napoli le cose potrebbero restare come ora o quasi». Van Basten intanto sta coccolando il suo primato personale fatto di 14 gol: «Sono in vantaggio rispetto alle 19 reti segnate l'anno scorso anche perché le realizzai in 33 partite. Stavolta ne ho giocate soltanto 15 ma spero ugualmente di mi¬ gliorare il mio bottino italiano. Certo domani dovremo dare il meglio di noi stessi, evitare le incertezze di Perugia. Sarà importante partire bene a differenza di quanto è avvenuto contro la Fiorentina. Nel primo tempo non riuscivamo a trovarci, poi la seconda rete di Kubik ci ha risvegliati e in alcune azioni si è visto il Milan di... Barcellona». Sacchi parlava di professionalità ma noi aggiungeremmo anche un'altra caratteristica, la condizione fisica. Ben 24 dei 36 gol segnati dai rossoneri sono giunti puntualmente nella ripresa quando gli avversari avvertono la fatica mentre il Diavolo è ancora fresco, forte di qualche diabolico elisir. Anche l'Inter venne stroncata proprio nella ripresa a conferma della tenuta atletica dei campioni del mondo. Senza dimenticare Evani, l'arma segreta di Sacchi: quando lo toglie dalla panchina e lo manda in campo è come scatenare la «belva» anche se Alberigo è un ragazzo semplice. Al punto che respinge le lodi, nega che il suo sia stato un gol «pesante», nel senso che era determinante per la riscossa rossonera, ammette soltanto che la squadra aveva «dimenticato il pressing nello spogliatoio: poi però nella ripresa ci siamo ricordati i motivi di tanti successi ed i risultati sono emersi quasi subito». Giorgio Gandolft Professionalità. Sacchi sicuro: è questa la più efficace arma del Milan

Luoghi citati: Barcellona, Napoli, Parma, Perugia, Roma, Verona