Morire per la «voglia di neve»

Morire per la «voglia di neve» Nel weekend 5 sciatori uccisi da valanghe: hanno ignorato i segnali di pericolo Morire per la «voglia di neve» Quattro gravi incidenti sulle Alpi, dieci i feriti Il terreno non gela, «costante il pericolo di slavine» La comitiva di sciatori fila via veloce sulla neve fresca. Sono usciti dalla pista, nonostante il cartello: «Attenzione, pericolo di valanghe». E' un attimo. La neve si stacca, il sibilo diventa un boato, la slavina seppellisce gli sciatori, li soffoca. Una scena che nell'ultimo weekend si è ripetuta quattro volte sulle Alpi. Il bilancio dell'imprudenza e delle bizzarrie atmosferiche è di cinque morti e oltre dieci feriti. L'incidente più grave è accaduto verso le tredici di domenica sul monte Spicco, all'inizio della Valle Aurina, tra l'Alto Adige e l'Austria. Le vittime sono tre ragazzi altoatesini. Non erano sciatori della domenica. Abitavanoa Lutago, un paesino della valle: erano alpinisti esperti, conoscevano ogni palmo dei loro monti, di quelle piste. Le vittime sono Herbert Obergasteiger, Georg Ausserhofer, diciottenni, e Robert Hopfgartner, 17 anni. Avevano abbandonato la pista tracciata dai gatti delle nevi, nonostante il cartello di pericolo. E' stato proprio uno dei tre a «tagliare» con gli sci la massa di neve non battuta che è precipitata sui ragazzi. Una valanga alta duecento metri e con un fronte di cinquanta. Travolti, sballottati, soffocati. Herbert, Georg e Robert sono morti così. Sul luogo, a 2200 metri di quota, i soccorsi sono arrivati subito. Dopo mezz'ora è stato individuato il punto in cui la neve aveva sepolto i tre amici. Ma era troppo tardi. «Li avevano avvertiti — ha raccontato uno dei soccorritori — che il caldo insolito di questi giorni avrebbe potuto causare valanghe». Un altro dramma della montagna al confine tra Italia e Svizzera. Domenica pomeriggio una slavina ha travolto una aecina di sciatori italiani, una comitiva arrivata dalla Lombardia. E' accaduto sul monte San Bernardino, nel Cantori Ticino. Decine di persone sono finite sotto la neve. Antonio Ghisetti, 37 anni, è morto. Altri tre sciatori sono rimasti feriti in modo grave, anche se non sono in pericolo di vita: Delia Claudio, 33 anni, Monica Savonito di 28 e Luca Gennaro di 31. La valanga, larga 400 metri e lunga ottocento, si è staccata a oltre 2000 metri. In quel momento nella zona c'erano una cinquantina di sciatori. Molti sono riusciti a mettersi in salvo, almeno venti non ce l'hanno fatta. Alcuni sono risaliti da soli in superficie, altri sono stati salvati dai soccorritori. Sabato scorso un altro incidente. Uno sciatore austriaco di 59 anni, Bruno Kofler, è stato investito e ucciso da una slavina sul monte Muro, nella zona di Fleres di dentro, mentre in Valle d'Aosta, a La Salle, Oreste Villanis Viani, un torinese di 36 anni, è stato ferito da una slavina che lo ha trascinato a valle per un centinaio di metri. i [r. cri.1

Persone citate: Antonio Ghisetti, Bruno Kofler, Delia Claudio, Fleres, Georg Ausserhofer, Herbert Obergasteiger, Luca Gennaro, Monica Savonito, Oreste Villanis Viani, Robert Hopfgartner

Luoghi citati: Austria, Italia, La Salle, Lombardia, Svizzera, Valle Aurina, Valle D'aosta