Armi
Armi Armi Presi a Milano tre «fornitori» MILANO . DALLA REDAZIONE Li avevano soprannominati la «banda dei berretti blu»: rapinavano banche e uffici postali portando un cappellino blu e occhiali da vista (finti). La polizia li ha individuati dopo mesi di indagini: sono i fratelli Mario e Giuseppe Rutigliano e il loro cognato Massimo Moroni, tutti pregiudicati. E forse sono qualcosa di più della «banda dei berretti»: durante una perquisizione è stato scoperto un autentico arsenale, non solo armi ma anche esplosivo. Gli inquirenti milanesi sospettano quindi che i tre possano essere in qualche modo collegati (magari con la funzione di «armieri») con la rapina avvenuta il 15 gennaio in un ufficio postale di Bologna, quando i banditi fecero esplodere un ordigno ferendo diverse persone. I fratelli Rutigliano e Moroni sono stati scoperti grazie ad una serie di confronti: le descrizioni dei testimoni corrispondevano alle loro caratteristiche. C'era anche un particolare: uno dei rapinatori appariva sdentato e Giuseppe Ruti^ gliano porta appunto una dentiera mobile. Così quando gli agenti hanno perquisito le loro abitazioni sono andati a colpo sicuro: e a riprova c'erano i famosi berrettini blu. Ma c'era anche qualcos'altro. Sebbene tutte le rapine di cui i tre sono sospettati (dieci a banche, cinque ad uffici postali e quattro a furgoni portavalori, avvenute a partire dal giugno dell'anno scorso) si siano svolte in modo incruento, i tre possedevano un arsenale. Nascosti in un soppalco a casa di Moroni, c'erano otto tra pistole e revolver, tre mitragliette di fabbricazione israeliana, un mitra Kalashnikov, due fucili, una carabina con cannocchiale, un migliaio di cartucce, quattro candelotti, tre detonatori, un ordigno formato da una scatoletta riempita di esplosivo e chiodi (ordigno rudimentale ma micidiale). La polizia si è quindi convinta che l'attività dei tre non si sia limitata alle rapine con i berretti. C'è il forte sospetto che essi collaborassero con al tre bande, fornendo loro le armi. Tra queste collaborazioni potrebbe esserci stata anche quella alla rapina di Bologna, che aveva la caratteristica piuttosto anomala di essersi svolta a colpi di esplosivo, materiale che gli arrestati possedevano in abbondanza.
Persone citate: Giuseppe Ruti, Giuseppe Rutigliano, Massimo Moroni, Moroni, Rutigliano
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