Guerra a colpi di espulsioni

Guerra a colpi di espulsioni GRECIA-TURCHIA Dopo i disordini etnici di Komotini Guerra a colpi di espulsioni ANKARA. La Turchia ha deciso di espellere «oggi stesso» il console di Grecia a Istanbul. L'annuncio è stato fatto ieri ad Ankara dal ministro degli Esteri turco Mesut Ylmaz. La decisione è stata presa dopo che il console di Turchia a Komotini era stato dichiarato «persona non grata» e quindi espulso per essersi rivolto alla minoranza musulmana con il termine di «concittadini». Tornano quindi ad essere molto tesi i rapporti tra governo greco e turco, a causa soprattutto degli scontri che nei giorni scorsi hanno provocato danni e feriti tra greci e musulmani a Komotini, nella Tracia greca. In Tracia, la regione di Nord-Est della Grecia, vivono 120 mila musulmani. In base al trattato che nel 1923 pose fine ad una sanguinosa guerra tra i due Paesi, fu stabilito uno scambio di minoranze, fatta eccezione per i turchi musulmani della Tracia greca e i greci cristiani di Istanbul. Atene sostiene che in base al trattato la minoranza della Tracia è sola¬ mente di natura religiosa, e non etnica, cioè è musulmana ma non turca, mentre Ankara insiste nel definirla turco-musulmana. La tensione è riesplosa a seguito delle elezioni di giugno. Un tribunale di Komotini ha condannato due esponenti della minoranza musulmana, l'ex deputato Ahmet Sadik e Ibrahim Sherif per avere impiegato il termine «turca» per definire la loro minoranza nel corso della campagna elettorale. I due sono stati condannati ciascuno a 18 mesi di carcere e all'interdizione dalle cariche pubbliche per tre anni. I loro sostenitori sono scesi in piazza per protestare, e lunedì scorso si sono avuti scontri tra cristiani e musulmani con una ventina di feriti e distruzioni di negozi musulmani a Komotini. Il governo turco ha protestato, accusando le autorità greche di non avere garantito protezione alla minoranza, chiedendo la liberazione di Sadik e Sherif e definendo una farsa il loro processo. [Agi]

Persone citate: Ahmet Sadik, Ibrahim Sherif, Sadik