E Milano alza bandiera bianca di Giorgio Viberti

E Milano alza bandiera bianca BASKET Coppa dei campioni, anche il Limoges vince in casa di una grande decaduta E Milano alza bandiera bianca La Philips sconfitta, è l'addio al gironefinale MILANO DAL NOSTRO INVIATO La Philips ora avrà più tempo per dedicarsi al campionato. La sconfitta casalinga di ieri sera contro un ottimo Limoges (99104) condanna infatti quasi maematicamente Milano all'esclusione dalla finale a quattro di Coppacampioni, in programma nel mese di aprile a Saragozza. Dopo i passi falsi in casa con la Jugoplastika e quello (evitabilissimo) a Tel Aviv col Maccabi, questo secondo stop interno significa dilatare irrimediabilmente il divario dagli stessi transalpini, oltre che da Jugoplastika, Aris e Barcellona. Inutile cercare nella sqadra milanese un capro espiatorio. Nel mucchio possiamo salvare il McAdoo offensivo e in parte Riva, ma tutto il resto è a rivedere, in particolare la difesa individuale e gli schemi offensivi, entrambi approssimativi ed apparentemente improvvisati. Milano non è mai riuscita a scrollarsi di dosso gli avversari, confermatisi veloci in contro- piede ma anche attentissimi in difesa, soprattutto quando sono stati cotretti a preferire la «zona» a causa dei molti falli commessi. Il Limoges deve comunque ringraziare un grandissimo Dacoury, esploso nel secondo tempo con una serie di conclusioni da tre punti cui ha saputo alternare abili ed inar¬ restabili entrate. Sotto lo sguardo attento di mezza squadra del Milan, la Philips aveva iniziato con determinazione, trascinata da McAdoo (6-2 al 2'). Era però soltanto un'illusione, perchè Milano cominciava a buttare nel parterre palloni importanti. Uscivano McAdoo per Cureton e D'Antoni per Montecchi, ma la situazione peggiorava. Milano continuava a sprecare palloni e crollava sotto le bombe di Dancy e Collins (19-30 all'I 1'). Casalini continuava il suo tourbillon di cambi, ma erano i tre falli di Dacoury e Collins (presto imitati anche da Ostrowsky e Demory) e la difesa 1-3-1 milanese a riequilibrare il match "(37-37 al 17', 43-43 al riposo). L'incertezza si manteneva ancora per qualche minuto, anche perchè il Limoges, gravato di falli, si affidava alle sue seconde linee. Malgrado qualche buona iniziativa di Riva, la Philips spadellava in attacco e tornava a subire il contropiede dei francesi. Il Limoges riprendeva così il largo, trascinata da un immenso Dacoury (65-76 al 30'). Era allora McAdoo a tentare un'ultima rimonta (parziale di 6/8 per lui, 83-87 al 35'), spalleggiato da due bombe di Riva e dagli estemporanei insulti di Meneghin contro Jullien. Ma non bastava. Giorgio Viberti

Luoghi citati: Milano, Tel Aviv