Gullit, l'attesa diventa odissea

Gullit, l'attesa diventa odissea Intanto Berlusconi invita l'ex rapito Casella in tribuna per Milan-Napoli bis Gullit, l'attesa diventa odissea L'olandese rassegnato rinuncia al mundial MILANO. Anche il Milan vuole festeggiare Cesare Casella rilasciato nei giorni scorsi dai suoi rapitori dopo due anni di prigionia. Appena ha saputo che il giovane pavese è un fervente tifoso milanista, il presidente Berlusconi lo ha subito invitato ad assistere al suo fianco in tribuna d'onore a Milan-Napoli di domenica prossima e l'allenatore Sacchi lo ha chiamato ieri al telefono promettendogli una sua visita per la prossima settimana a Pavia in compagnia di alcuni giocatori. Non si cancella intanto l'amarezza per il pari a reti inviolate di mercoledì col Napoli, un risultato che mancava nel ruolino rossonero dal settembre scorso in occasione della gara di campionato con la Fiorentina. Il più dispiaciuto è l'allenatore Sacchi che ha sottolineato come «il non aver segnato almeno un gol contro i napoletani, nonostante il predominio esercitato per tutta la partita lasci un po' di amaro in bocca. Inoltre non siamo riusciti a chiudere in anticipo la doppia sfida' di coppa. Mi sento come quel tale che va a Roma per la prima volta a visitare la capitale e torna a casa senza aver visto il Papa». A rincuorare l'allenatore rossonero ci hanno pensato i medici che lo hanno rassicurato circa le condizioni di Marco Van Basten, costretto ad interrompere l'allenamento di mercoledì per un dolore alla coscia sinistra: un semplice indurimento muscolare che non impedirà al centravanti olandese di essere regolarmente in campo domenica a Perugia contro la Fiorentina. Contro gli ex compagni viola avrebbe voluto giocare anche Giovanni Galli, forte della buona prova fornita con il Napoli, ma Sacchi ha già deciso di rimettere tra i pali Pazzagli. «Squadra che vince non si tocca» ha spiegato il tecnico e Galli ha incassato senza replicare. Il portiere rossonero replicherà forse fra qualche settimana quando avrà raggiunto l'accordo definitivo con il Napoli dove dalla prossima stagione è candidato a sostituire Giuliani. In un primo tempo la società napoletana aveva contattato lo juventino Tacconi, anche lui, come Galli con il contratto in scadenza a fine stagione, ma poi i dirigenti bianconeri hanno deciso di confermare il loro portiere e così Moggi ha ripiegato sul rossonero che si è detto ben disposto al trasferimento per evitare la concorrenza con Pazzagli e per continuare a giocare in una grande squadra. Ieri a Milanello è ritornato il dottor Tavana che mercoledì ha accompagnato Gullit dal professor Mertens per la visita di controllo al ginocchio destro. Il sanitario ha confermato che il giocatore dovrà continuare gli esercizi fisici in palestra per altre tre settimane, a cui far seguire una settimana di corse. Poi dovrà tornare da Mertens per un altro controllo. Gullit, che rientrerà in Italia solo lunedì prossimo, dopo essersi recato in Germania a ritirare un premio dall'Adidas assieme a Van Basten, ha fatto sapere di essere perplesso sui suo futuro e ieri ha detto al et della nazionale olandese Libregts di non fare conto su di lui per i prossimi mondiali. «Per ora non posso promettere nulla — ha aggiunto il giocatore — purtroppo non sono guarito e non posso allenarmi. Forse solo un miracolo potrebbe mettermi in condizione di partecipare ad Italia 90. Così è meglio che il et sappia come stanno le cose e che provveda diversamente prima che sia troppo tardi». Oggi un altro rossonero finirà sotto i ferri del chirurgo. Si tratta di Carobbi che sarà operato all'ospedale Gaetano Pini di Milano per eliminare la distorsione recidivante alla spalla sinistra. Per il difensore la stagione è già finita in quanto ci vorranno almeno tre mesi prima di poter riprendere, [n. s.] Rassegnato. Gullit, per il lento recupero, pronto a dare l'addio ai Mondiali.