L'Italgas ora «sfida» Bot e Cct di Flavia Amabile

L'Italgas ora «sfida» Bot e Cct Parte il prestito che permetterà agli utenti di entrare a far parte della società L'Italgas ora «sfida» Bot e Cct Scatterà a metà febbraio per 4 milioni di clienti la prima «operazione-azionisti» mai lanciata Il gruppo (2200 miliardi di fatturato) si diversifica e punta al settore distribuzione delle acque TORINO. I clienti dell'Italgas potranno entrare a far parte del capitale e, eventualmente, del consiglio di amministrazione della società. Dal 15 febbraio, infatti, la società torinese lancerà un prestito obbligazionario, il primo del genere in Italia, riservato a coloro che esibiranno il contratto di fornitura di gas o acqua o la bolletta dell'Italgas. Il prestito farà parte di un'operazione più ampia che, attraverso un aumento di capitale e due prestiti obbligazionari, farà affluire nelle casse della società 460 miliardi di lire. E' prevista l'offerta agli oltre 4 milioni di utenti dislocati in 1380 Comuni in tutta Italia di 120 mila pacchetti da 500 obbligazioni ciascuno per un totale di 60 milioni di obbligazioni. Dal luglio '91, poi, questi titoli potranno essere convertiti secondo Un rapporto di un'azione per ogni obbligazione. «In questo modo i nostri clienti potranno entrare a far parte della società», spiega il presidente Carlo da Molo. Il risultato? Se tutti convertissero le obbligazioni acquistate in azioni, gli azionisti potrebbero passare dai 27 mila attuali a 150 mila e gli utenti verrebbero ad avere il 9% del capitale Italgas, con la possibilità di ottenere una rappresentanza nel consiglio di amministrazione. E i vertici della società si dicono disponibili anche a garan- tire ai clienti una fetta ancora maggiore del capitale. Attualmente, l'Italgas è controllata al 40 per cento dalla Snam del gruppo Eni, un altro 20 per cento è ripartito in misura uguale tra fondi comuni italiani e stranieri, e una quota del 5% è in mano al fondo pensioni Bankitalia. Quali sono i vantaggi per i risparmiatori? Il valore nominale di ogni obbligazione è di 3 mila lire con un rendimento del 10% e godimento a partire dal 3 aprile 1990. «E' un'operazione a rischio-zero», afferma Eugenio Lancellotta, direttore generale dell'Italgas. «Nel peggiore dei casi si ottiene la restituzio¬ ne del capitale e un tasso del 10%. Altrimenti, dal luglio '91 si può diventare soci dell'Italgas e ottenere una rivalutazione della somma investita partecipando agli utili della società», spiega Lancellotta. Anche la redditività è interessante, secondo gli esperti del settore. Inferiore di tre punti percentuali rispetto alla media di mercato, il tasso offerto è comunque superiore agli interessi medi dei conti correnti bancari. L'obiettivo? Con una base azionaria di queste dimensioni per l'Italgas diventa molto più agevole la raccolta di fondi per sostenere il piano di sviluppo previsto dalla società per i prossimi cinque anni. Si tratta di 4200 miliardi che andranno a finanziare la diversificazione del gruppo. Anche se per ora la maggior parte della somma (3700 miliardi) è stata destinata al settore gas, in futuro dovrebbe aumentare la quota relativa ai nuovi servizi. Un grosso sviluppo è previsto nel settore della distribuzione dell'acqua che nei prossimi cinque anni dovrebbe passare dall'attuale quota del 2% del fatturato a circa il 10%. Recentemente, sono stati acquisiti alcuni acquedotti in Piemonte e Liguria. E questa sarà la strategia che verrà seguita nei prossimi mesi. In espansione anche il segmento dello smaltimento dei rifiuti urbani. Un accento particolare verrà posto all'Italgas sull'internazionalizzazione. Priorità al mercato comunitario, spiega da Molo. I Paesi più interessanti sono la Gran Bretagna, dove è possibile l'assunzione di partecipazioni incrociate con la British Gas, e la Spagna. Di conseguenza, in futuro la crescita non dovrebbe discostarsi molto dai livelli raggiunti negli ultimi anni. I consumi aumenteranno a un tasso compreso tra il 10 e il 15% annuo. Per l'89, intanto, il fatturato del gruppo supererà i 2200 miliardi, il 12% in più rispetto all'88. Flavia Amabile

Persone citate: Carlo Da Molo, Molo

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Liguria, Piemonte, Spagna, Torino