Un doppio pc a Sofia

Un doppio pc a SofiaUn doppio pc a Sofia I riformisti al Congresso: nel partito impossibile una svolta radicale IIpresidente Mladenov lancia offerte di un governo di unità nazionale SOFIA. Il governo bulgaro si è dimesso e l'ala più avanzata del partito comunista ha deciso di staccarsi e di fondare un proprio partito: i due avvenimenti segnano una svolta sulla via della democratizzazione, in una situazione resa grave dalle agitazioni operaie e dal braccio di ferro in atto in seno al pc tra riformatori e conservatori. Mentre la radio dava l'annuncio delle dimissioni del governo guidato da Georgi Atanassov, si acuivano i contrasti al congresso del partito, giunto al terzo giorno, e la corrente più progressista, 1'«Alleanza alternativa socialista», decideva di rompere e di dare vita a un nuovo partito, con il nome di partito socialista bulgaro: la scelta verrà sancita da un congresso costituente che si terrà a Sofia l'I 1 febbraio: lo ha comunicato il portavoce Vassilev. Le dimissioni di Atanassov non giungono inattese visti i numerosi attacchi sferrati contro il primo ministro, accusato di collusione con il regime di Zhivkov. Atanassov è stato spesso criticato anche dalla tribuna del congresso straordinario del pc dove è stato approvato un manifesto «per il socialismo democratico» e un nuovo statuto. Non è chiaro per ora quale sviluppo avrà la crisi politica apertasi con le dimissioni del governo. Al congresso il capo di Stato e di partito Mladenov ha proposto all'opposizione democratica di partecipare al potere di una coalizione di «concordia nazionale», ma è rimasto sul vago, senza precisare meglio l'offerta e dando chiari segni di volere approfittare delle incertezze che ancora caratterizzano il fronte dell'opposizione democratica, che in Bulgaria appare più debole e dispersa di quanto non succeda in altri Stati dell'Est. Atanassov, membro del politburo del pc, era diventato capo del governo nel marzo del 1986 e era sopravvissuto alla caduta di Zhivkov, perché si schierò subito con il gruppo di dirigenti che decise di disfarsi del vecchio leader al potere da 35 anni. Ma non ha dato buona prova di sé di fronte alle agitazioni operaie e ai problemi urgenti posti dalla crisi economica. Molti devono avere visto in lui un ostacolo al tentativo del partito di darsi un nuovo volto e presentarsi alla scelta degli elettori senza personaggi troppo legati al passato e diventati per questo ingombranti. Da un paio di settimane un'ondata di scioperi ha colpito l'industria. Quanto alla scissione del pc, Vassilev ha dichiarato in un'intervista che la sua corrente si è costituita nel tentativo di potere riformare il partito dall'interno, anche se senza troppe illusioni. «Già prima del congresso era chiaro che questo sarebbe stato il nostro ultimo congresso con il partito di Zhivkov», ha detto il quarantatreenne professore di filosofia e antropologia dell'università di Sofia. «Noi sapevamo chi erano e come erano stati eletti i delegati dell'ala dura. Per noi era chiarissimo che sarebbe stato impossibile un cambiamento radicale a sinistra». [Agi-AP]

Persone citate: Georgi Atanassov, Iipresidente Mladenov, Mladenov, Vassilev, Zhivkov

Luoghi citati: Bulgaria, Sofia