Crt, un anno di crescita

Crt, un anno di crescita Dai primi conti emerge un '89 positivo per gli istituti Crt, un anno di crescita Per il Banco Lariano un forte miglioramento del risultato di esercizio La Caricai riduce le sofferenze: recuperati 62 miliardi su circa 600 TORINO. L'89 è stato per la Cassa di Risparmio di Torino un anno di grandi risultati sia sotto il profilo economico sia di crescita e di espansione sul mercato nazionale ed internazionale. Le cifre di bilancio si commentano da sole: più di 35.500 miliardi di lire di massa fiduciaria, (cresciuta del 15% rispetto all'anno precedente) derivata oltre che dall'aumento della raccolta diretta, pari a 14.150 miliardi (+ 18,1%) e dai titoli amministrati amontanti a 16 mila miliardi di lire circa ( + 17,8%), anche dalla consistente crescita della provvista interbancaria (+ 26,1%). Particolarmente sostenuta la dinamica degli impieghi economici: a fine anno, infatti, avevano superato gli 8400 miliardi (+ 24%). Quanto al processo di espansione, il mercato nazionale resta il settore privilegiato nella strategia dell'istituto, nonostante la crescita della presenza sul mercato internazionale. Negli ultimi tre esercizi la «Banca Crt» è entrata in Liguria, Veneto ed Emilia Romagna, ma alla crescita diretta ha corrisposto un analogo impegno nell'ampliamento delle partecipazioni, con investimenti nel settore che sfiorano i 490 miliardi ( + 50% rispetto all'anno precedente). Il maggiore impulso allo sviluppo per la cassa torinese è arrivato nel corso dello scorso esercizio da acquisizioni di partecipazioni all'estero: l'accordo con il Crédit Commercial de France, la creazione di una società mista con la banca sovietica Zhilsotsbank, la totale acquisizione della London Italian Bank. Nell'89 la «Banca Crt» è infine entrata nel settore assicurativo con l'acquisizione del controllo di Colonia Vita e Varese Assicurazioni. Tempo di consuntivi anche per il Banco Lariano, del gruppo San Paolo di Torino. Oltre 7000 miliardi di raccolta diretta da clientela (più 15%), 7200 miliardi di raccolta indiretta (più 23%), 5500 miliardi di impieghi (più 32%): sono questi i dati più significativi dell'esercizio '89 esaminati dal consiglio di amministrazione. Una nota, dopo aver ricordato che il miglioramento del risultato lordo di esercizio sull'anno precedente è stimabile in circa il 38%, sottolinea che sul fronte della raccolta hanno registrato una particolare vivacità i certificati di deposito (più 70%), mentre dal lato degli impieghi si è verificata una notevole evoluzione di quelli in valuta, in dipendenza di un'intensa attività di intermediazione con l'estero. Anche per la Caricai (Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania) l'89 è stato positivo. La raccolta è passata da 5108 miliardi a 5422 ( + 6,15%); gli impieghi sono saliti da 2845 a 3305 miliardi (+16,2%); i mutui fondiari sono aumentati del 10,4%. Il risultato economico è quasi in linea con quello dell' anno precedente, pur avendo assorbito oltre 20 miliardi di oneri straordinari (immobili, informatica, prepensionamenti). Buoni anche i dati sulle sofferenze: sono stati recuperati oltre 62 miliardi sul totale delle sofferenze pari a 600 miliardi di capitale.

Persone citate: London

Luoghi citati: Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Lucania, Torino, Varese, Veneto