«Concluso il restauro i dipinti di Masaccio sono ancora proibiti»

«Concluso il restauro i dipinti di Masaccio sono ancora proibiti» Firenze accusa i Beni Culturali «Concluso il restauro i dipinti di Masaccio sono ancora proibiti» FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Da due anni il restauro dei celebri affreschi di Masaccio è terminato, ma di riaprire al pubblico la cappella Brancacci, nella chiesa del Carmine, non si parla. «Una questione che rischia di diventare scandalosa», dice il sindaco Giorgio Morales che ieri ha reso noto il testo di una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Facchiano. «Molti turisti e studiosi, italiani e stranieri — scrive il sindaco —, vengono ogni giorno alla chiesa del Carmine, convinti di poter ammirare gli affreschi di Masaccio e non capiscono perché ciò non sia possibile visto che i restauri sono finiti». La causa dell'impasse sarebbero i tempi della burocrazia del ministero, che dovrebbe prendere una decisione definitiva sulla sistemazione complessiva della cappella. Durante i lavori di restauro degli affreschi (la cui notorietà ebbe un ulteriore balzo con la vicenda delle foglie tolte dalle parti intime di Adamo ed Eva) si scoprì che dietro al grande altare settecentesco appoggiato alla parete c'erano altri dipinti attribuiti a Masolino. Una volta riportato all'antico splendore anche questo ciclo di «affreschini», si pose il problema di decidere la risistemazione dell'altare. Seguì un lungo dibattito tra esperti e storici dell'arte sulla posizione da dargli per la- sciar vedere gli affreschi. Il progetto esecutivo, che prevede l'installazione dell'altare ad una ventina di centimetri dal muro, è all'esame dei comitati di settore dalla metà di dicembre. «So bene che il problema è costituito dalla collocazione dell'altare settecentesco — scrive Morales al ministro — ma trovo incomprensibile che la soluzione da dare al problema del rapporto tra un'opera d'arte minore e un'opera d'arte di massima importanza penalizzi quest'ultima». Un ulteriore ritardo nell'apertura della cappella Brancacci potrebbe costituire, inoltre, un imbarazzante paradosso: «La mostra sull'età di Masaccio — sono sempre parole del sindaco — che si aprirà a Palazzo Vecchio a maggio, e che avrebbe dovuto collegarsi, idealmente e culturalmente, alla inaugurata cappella Brancacci, potrebbe rimanere priva di questo legame». Ma ormai il tempo a disposizione per un intervento definitivo è ridottissimo. Da qui la proposta di aprire la Brancacci subito senza l'altare, ma in modo che chiunque possa ammirare gli affreschi di Masaccio, Masolino e Filippino Lippi. Poi si potrebbero fare i lavori per il reinserimento dell'altare. Morales spera che Facchiano possa dare l'annuncio già il 14 febbraio, quando sarà a Firenze per la conferenza di programmazione sul patrimonio artistico e culturale della città. lf. m.]

Persone citate: Brancacci, Facchiano, Filippino Lippi, Giorgio Morales, Morales

Luoghi citati: Firenze