Saar, trionfa Lafontaine

Saar, trionfa Infantarne Saar, trionfa Infantarne // vicepresidente Spd sfiderà Helmut Kohl nella corsa alla Cancelleria I detnocristiani (34per cento) toccano il minimo storico nella Regione BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Oskar Lafontaine sperava di vincere nella sua Saar, ha invece stravinto. Il suo partito aveva avuto cinque anni fa, con il 49,2% dei voti, la maggioranza assoluta dei seggi nel Parlamento locale: ieri ha agguantato con oltre il 53% una posizione ancora più schiacciante. Questo significa che i) vicepresidente socialdemocratico sarà, alle elezioni del prossimo dicembre, lo sfidante di Helmut Kohl nella corsa alla Cancelleria. Lafontaine aveva infatti indicato in una buona affermazione nel voto di ieri la condizione per accettare la candidatura alla Cancelleria: e il risultato ha assunto dimensioni quasi plebiscitarie. Accanto al trionfo socialdemocratico, si registra un nuovo disastro democristiano. Klaus Toepfer, il ministro federale dell'Ambiente che guidava la Cdu nella difficile battaglia di Saarbriicken, ha clamorosamente fallito il suo obiettivo. Doveva risalire la china, schiodare il suo partito dal mortificante risultato di cinque anni fa, quando dovette rinunciare al potere locale avendo ottenuto soltanto il 37,2%: ieri è addirittura precipitato al 34. E' stata dunque vana la mobilitazione del partito, vano l'impegno personale dello stesso cancel- per il Bundestag e la Cancelleria. Di qui l'importanza che veniva attribuita a questo primo segnale proveniente dalla Saar. Lafontaine non si è limitato a schiacciare la concorrenza cristianodemocratica. Il vicepresidente socialdemocratico ha fatto il vuoto attorno a sé. Ha costretto sulla difensiva i liberali, l'unica fra le forze minori a essere rappresentata nel Parlamento uscente di Saarbriicken: il partito di Gcnscher ha perduto buona parte del 10% conquistato cinque anni fa. Ha impedito sulle ali estreme, ai Verdi da una parte e ai Republikaner dall'altra, di ollvepassare la fatidica soglia del 5 per cento, necessaria per poter concorrere alla ripartizione dei seggi. Il voto nella Saar rappresenta soprattutto un'iniezione corroborante per i socialdemocratici, che dall'irruzione sulla scena della questione nazionale, provocata dagli avvenimenti nell'altra Germania, avevano tutto da temere. L'annata elettorale che culminerà nella sfida per la Cancelleria è cominciata bene per loro: ora toccherà a Lafontaine allargare il suo carisma oltre i confini della Saar e rovesciare i pronostici che, sulla base dei sondaggi di opinione, continuano a dare i conservatori vincenti nel voto federale di dicembre. Oskar Lafontaine liere Kohl. La sconfitta cristianodemocratica è tanto più cocente se si pensa che il partito di Kohl, galvanizzato dalle nuove prospettive in materia di unità nazionale, era convinto di avere superato la lunga fase negativa che era seguita alle elezioni federali del gennaio 1987. Il voto di oggi nella Saar era il primo di una lunga e impegnativa serie che attraverso le elezioni regionali in Nordreno-Vestfalia, Bassa Sassonia e Baviera culminerà a dicembre nella sfida Alfredo Venturi