La telecronaca immaginaria di Gianni Romeo

La telecronaca immaginaria La telecronaca immaginaria NICOLO' Carosio (per i giovani: il più noto radiocronista di calcio fino a vent'anni fa) venne assunto alla Rai nei 1932 inventando lì per 11 una radiocronaca immaginaria. Mario Ferretti (il più noto, eccetera, ma nel campo del ciclismo) una volta guadagnò in ritardo il traguardo di una grande corsa ma con sangue freddo diede agli ascoltatori la cronaca diretta che attendevano; e gli applausi di solidarietà all'ultimo furono spacciati come il saluto a Coppi solitario fuggitivo. Fare la telecronaca immaginaria sembrava più difficile, fino a ieri. Appunto per via delle immagini. Ma anche questo è avvenuto. Alfredo Pigna ha raccontato per filo e per segno la gara trasmessa ieri mattina su Raitre pensando che si trattasse del supergigante di Les Menuires, mentre in realtà le immagini riguardavano la gara del giorno prima a Val d'Isére. Oddio, qualche particolare da nulla avrebbe dovuto metterlo sull'avviso. Per esempio le prime inquadrature in diretta avevano mostrato pista immersa nella nebbia, e subito dopo la gara avveniva sotto un bel sole. Poteva metterlo sull'avviso il fatto che sulle porte direzionali c'era scritto a caratteri cubitali «Val d'Isère», ciò che non era forse nell'interesse di chi organizzava la gara in una locahtà concorrente. O il tracciato che, dicono gli esperti, è assai differente e non dovrebbe sfuggire a chi da anni mette piede sulle piste (a spese dei contribuenti). Poteva metterlo sull'avviso l'ordine di partenza che non era quello previsto, ma stranamente somigliava a quello del giorno prima. E altrettanto stranamente i concorrenti ripetevano il piazzamento del giorno precedente, col Pigna a elogiarne la continuità di rendimento. Però Pigna, per via dello sciopero dei giornalisti che l'aveva obbligato a rientrare in sede, faceva la telecronaca dal tubo, come si dice in gergo, cioè in studio e come poteva accorgersi di certi particolari, avrebbe detto poi? Sarebbe stato ben diverso se si fosse trovato a Les Menuires, in quel caso avrebbe avuto il dubbio, vedendo il monitor e il cielo, che non potevano esserci sole e nebbia contemporaneamente. Ecco, la nebbia ha rovinato tutto. Era una magnifica telecronaca immaginaria, in molti l'avevano presa per vera. Poteva essere l'inizio di una nuova era nella tivù, raccontare in modo da far immaginare alla gente cose differenti da quel che si vede. Se ìa nebbia non si fosse improvvisamente alzata sarebbe andato bene, con l'esperimento. Invece il tempo è migliorato, ha consentito alla gara di cominciare davvero, e anche Pigna ha capito che quello di prima era un filmato per riempire l'attesa. Peccato. Peccato anche che Pigna con questa gaffe metta in pericolo la solidità della sua posizione come esperto di sci alla Rai. Perché, dopo di lui, comincerà l'era di Furio Focolari. Gianni Romeo Mader. Prima vittoria In superG

Persone citate: Alfredo Pigna, Carosio, Furio Focolari, Mario Ferretti, Pigna