Mediobanca formato Sud

Mediobanca formato Sud Mediobanca formato Sud Un progetto di Nobili per l'Iti Negli enti presidenze «lunghe» ROMA. Una Mediobanca per il Sud creata dalle tre banche d' interesse nazionale per potenziare gli strumenti finanziari di intervento nel Mezzogiorno; estensione del mandato dei presidenti di Iri, Eni ed Efim e dei vertici delle società operative delle Partecipazioni statali; un incontro triangolare, in febbraio, fra governo, imprenditori pubblici e privati e sindacati per dare contenuto a quel «patto sociale» che possa colmare il divario fra Nord e Sud. Sono queste, in sintesi, le due principali proposte emerse nel corso della prima giornata della conferenza sul ruolo delle Partecipazioni statali nel Mezzogiorno. A sponsorizzare la realizzazione di una merchant bank specializzata per il Meridione è stato il presidente dell'Ili Franco Nobili. «In questa direzione — ha detto — stiamo approfon¬ dendo un progetto operativo congiuntamente con le nostre banche di interesse nazionale; auspichiamo che al capitale sociale della nuova banca partecipino sia i grandi istituti già operanti nel Mezzogiorno, sia rappresentative forze imprenditoriali private, la cui collaborazione sinergica ha già dato ampi risultati nelle esperienze trascorse». Secondo Nobili tre potrebbero essere i compiti della Mediobanca del Sud: 1) l'assunzione di partecipazioni al capitale di rischio di imprese industriali e di servizio, particolarmente in settori avanzati; 2) la concessione di finanziamenti (l'istituto dovrebbe infatti essere dotato di licenza bancaria per il credito a medio e lungo termine); 3) la prestazione di consulenza manageriale e tecnica a fa¬ vore delle imprese partecipate ed anche esterne. La proposta di Nobili è piaciuta particolarmente al ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino: «Sarebbe uno strumento di grande importanza per la ricapitalizzazione delle piccole e medie imprese meridionali e dovrebbe operare anche nel Centro Italia». Secondo Pomicino, nella compagine azionaria della merchant bank dovrebbero entrare, oltre alle tre Bin, anche i Banchi meridionali, l'Isveimer, i mediocrediti e, soprattutto, gli imprenditori privati. A sua volta, il ministro del Bilancio ha lanciato una sua proposta: quella di ampliare la durata del mandato dei presidenti degli enti pubblici. «E' tempo — ha detto Pomicino — di riflettere con grande chiarezza e serenità: il mandato triennale è inadeguato per mettere in piedi strategie di grande respiro e per realizzarle convenientemente». «E' giusto — ha proseguito il ministro — chiedere alle aziende pubbliche puntualità ed incisività di interventi nel Mezzogiorno, ma si deve offrire loro la garanzia di una conduzione aziendale che abbia il tempo di renderli concreti», [r. e. s.]

Persone citate: Franco Nobili, Paolo Cirino Pomicino

Luoghi citati: Italia, Roma