«Si è ricostruito, ma per chi? Nessuno» di Fulvio Milone

«Si è ricostruito, ma per chi? Nessuno» La commissione parlamentare in Irpinia controlla come sono stati spesi i fondi del terremoto «Si è ricostruito, ma per chi? Nessuno» Le case sono pronte, la burocrazia impedisce di abitarle AVELLINO DAL NOSTRO INVIATO «Non conduciamo un'indagine giudiziaria né amministrativa, ma un'inchiesta politico-parlamentare». Appare assai prudente il sen. Oscar Luigi Scalfaro, presidente della commissione d'inchiesta sulla ricostruzione post-terremoto. E' forte in lui la preoccupazione di non cadere nella trappola delle polemiche e delle accuse che ormai da nove anni i partiti si scambiano sull'intervento statale rielle zone colpite dal sisma dell'80. Ma le quarantott'ore trascorse a Napoli e ad Avellino e nei paesi del «cratere» inducono il presidente e i membri della commissione a formulare alcune «constatazioni, che saranno oggetto di discussione e di esame in sede plenaria». Così, l'on. Settimo Gottardo finisce col definire «davvero terribile» la ricostruzione a Napoli. Perché? «Abbiamo visto case, scuole, impianti sportivi completati eppure non ancora utilizzati, e che nel frattempo stanno andando in malora: decine di miliardi rischiano di essere buttati al vento perché nessuno riesce a gestire lo opere del risanamento». Come correggere gli errori fatti? «Faremo le nostre proposte nella sede opportuna — ripetono i rappresentanti della commissione —. Una cosa è certa: occorre assolutamente evitare che il processo di ricostruzione nelle aree terremotate sia bloccato con la sospensione dei contributi». In quattro mesi di lavoro i parlamentari hanno raccolto una gran mole di documenti. «Siamo in attesa di riceverne altri — dice Gottardo —, tra i quali una relazione del ministro della Giustizia su tutti i procedimenti penali che riguardano la ricostruzione in Campania e nella Basilicata». Il materiale già disponibile è comunque sufficiente per tracciare un quadro generale. Se nel capoluogo campano vengono individuati «ritardi» e «incongruenze», in Irpinia la situazione non è delle migliori. Scalfaro dice che passi in avanti sono stati fatti soprattutto per quanto riguarda l'edilizia nelle campagne e la tutela dei beni artistici. Ma poi aggiunge che «c'è ancora molto da fare per la rinascita dei centri storici», dove i lavori procedono a passo di lumaca. Perché? «Occorrono altri elementi, altre verifiche per dare una valutazione. Per ora posso solo dire che molti amministratori si lamentano del fatto che sulla ricostruzione sono state fatte troppe leggi. Chiedono un testo unico, che metta finalmente ordine nella spesa pubblica». Le «constatazioni» della commissione non sono del tutto rassicuranti neanche sul fronte dell'industrializzazione nella provincia avellinese. Il presidente spiega che alcuni impianti industriali sembrano attivati, e che la manodopera impiegata è davvero irpina. «La sensazione, insomma, è che alcune industrie abbiano effettivamente avviato l'attività». Ma a che prezzo? «Il rapporto tra i costi e la funzione reale di questi im¬ pianti è tutto da verificare», è la risposta. Il sen. Achille Cutrera cita ad esempio le grandi infrastrutture nelle aree industriali. Definisce alcune di esse «solenni quanto drammatiche», come il tratto stradale che collega la statale «Ofantina» agli impianti di San Mango sul Calore. Il costo è di poco inferiore ai 133 miliardi. «Sulla questione delle infrastrutture chiederò un supplemento di istruttoria — commenta Cutrera — perché il compito della commissione è convogliare la spesa pubblica nella direzione giusta, cioè verso quella parte della popolazione realmente bisognosa». La commissione parlamentare ha un anno di tempo per concludere la sua inchiesta sulla ricostruzione post-terremoto. «Dopo la scadenza — spiega il presidente — avremo a disposizione due mesi per avanzare le nostre proposte. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, ma credo che riusciremo a rispettare i tempi previsti». Fulvio Milone

Persone citate: Achille Cutrera, Cutrera, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro, Settimo Gottardo

Luoghi citati: Avellino, Basilicata, Campania, Irpinia, Napoli, San Mango Sul Calore