Skoro, il figliol prodigo ritorna

Skoro, il figliol prodigo ritorna Lo jugoslavo vuol riscattarsi nel Toro che gioca ad Ancona, città che ama i granata Skoro, il figliol prodigo ritorna «Ho sbagliato, ma posso essere ancora utile alla squadra» L'allenatore Fascettipunta alla prima vittoria in trasferta ANCONA. Riusciranno i nostri eroi a vincere la prima partita in trasferta? Il quiz bisettimanale del tifo granata si rinnova oggi ad Ancona dove la squadra di Fascetti prova a cancellare l'inquietante «zero» nella classifica. Male che vada, potrà ritentare tra altri 15 giorni a Pescara, stessa spiaggia, stesso mare. Perché un pareggio contro un Ancona lanciatissimo, sussurriamolo pure, andrebbe più che bene. Eppure i segnali di un colpaccio si respirano nell'aria marchigiana, che ha il sapore di casa, passeggiando per le vie di Jesi intitolate a Valentino Mazzola e Grezar, allenandosi a Monzano in mezzo a un centinaio di tifosi granata col sindaco in testa e targhe distribuite a Fascetti e compagnia. Una culla insomma per questo timido Toro da trasferta. Anche allo stadio saranno in molti a sostenere i pargoli di Fascetti: si dice addirittura un terzo del pubblico, in omaggio a una fede antica, che risale ai tempi del Grande Torino, rispolverata di tanto in tanto dall'esplosione, con la maglia granata, di qualche campione locale, da Zaccarelli a Marchigiani. Il curriculum casalingo dell'Ancona, poi, è di quelli che incoraggiano. La squadra di Guerini, solita faccia da Garrone del calcio, solita bravura, è l'unica di tutta la serie B a funzionare meglio fuori che in casa: 13 punti presi in giro per l'Italia contro i 10 conquistati sul proprio terreno, bottino da retrocessione. Ora viene da una vittoria inattesa a Brescia (3-2, due gol di Ciocci, ex riserva di Diaz all'Inter) che potrebbe aver gonfiato l'ambiente di esagerate attese. Ma come ormai il popol granata sa bene, è nella testa e nei piedi del Torino che si decidono le partite. Il Torino finora è stato, nel bene e nel male, il Napoli del Nord e della serie B. E' in testa alla classifica ma tutti pretendono che giochi meglio. Scavalca un ostacolo dopo l'altro ma gli esami non finiscono mai. Soprattutto, è costretto a giocare dal lunedì al sabato una lunga e spesso dura partita sui giornali. L'ultima settimana che il dio del pallone ha mandato sulla terra granata si è sviluppata dalla pace Skoro-Fascetti allo sbarco della moglie di Muller, Jussara, a Torino, periodico annuncio di telenovela. Scartando per rispetto (o noia) la seconda vicenda, il ritorno del figliol prodigo jugo¬ slavo apre nuove prospettive. Oggi Skoro sarà in campo, nonostante il recupero di Pacione, che pare abbia assorbito la contrattura alla coscia destro. Rinunciare allo jugoslavo, dopo la sua pubblica ammissione di colpa, per confermare un Pacione comunque acciaccato, riaprirebbe un caso. La società non vuole e Fascetti, per quanto temporamentoso, non è tipo da vendette personali. Al pentito Skoro dunque viene concessa una grande occasione. «Questa storia mi è servita — ha detto ieri —. Se dovesse ricapitarmi certo me ne starei zitto. Non per ipocrisia, ma per professionismo. Bisogna rispet¬ tare le regole del gioco, anche quando il gioco ti propone una situazione incredibile e del tutto inaspettata. E' chiaro che sto attraversando un momento difficile. Mi sento bene e ho bisogno di giocare per riprendermi la maglia della nazionale. Il Mondiale in Italia è troppo importante. Ero nazionale prima di venire al Torino, poi sono stato accantonato. Il gol di Wembley segnato all'Inghilterra è stato l'unico spiraglio. La concorrenza è forte e per batterla devo sfruttare le possibilità in campionato. E penso pure di poter essere ancora utile al Toro». E' convinto pure lui che An¬ cona sia la tappa giusta: «La prima vittoria è nell aria. L'Ancona attraversa un buon periodo, ma rimane sempre la squadra che abbiamo battuto 4-1 all'andata». Era un Toro da corsa, allora, una macchina da gol che pare abbia ricominciato soltanto adesso a mettersi in marcia. Una vittoria granata spianerebbe il cammino nella giornata degli scontri diretti. Tra Reggina-Cagliari e Pescara-Parma qualcuna delle inseguitrici potrebbe forare. Il Torino ha la possibilità di scavare un fossato incolmabile tra sé e il quinto posto, assicurarsi in pratica la promozione e pensare un poco di più allo spettacolo, [c. mal.] Obicttivo. Fascetti spera di vincere finalmente in trasferta