Venezia, Carnevale col silenziatore di Giuliano Marchesini

Venezia, Carnevale col silenziatore Il 10 febbraio brindisi per l'avvio delle manifestazioni con una bottiglia di 25 metri Venezia, Carnevale col silenziatore Tante feste, ma nessun concerto in San Marco VENEZIA DAL NOSTRO INVIATO Che la mascherata non sia troppo pesante per la Serenissima. Venezia presenta il suo Carnevale, ma con le dovute cautele. Grava ancora il ricordo dello sconquasso provocato dal concerto dei Pink Floyd, in estate. E ci ha già pensato Margherita Asso, la «sovrintendente di ferro», a richiamare al rispetto della gracile città lagunare, negando piazza San Marco persino all'orchestra «Johann Strauss», che dovrà andare a suonare a Mestre. Il Carnevale si spanderà per Venezia, ma non potrà superare certe barriere. Queste, almeno, sono le intenzioni, visto che tra le manifestazioni e gli organizzatori c'è di mezzo Margherita Asso. A qualcosa di gigantesco comunque, Venezia non rinuncia nemmeno quest'anno: per l'apertura della kermesse carnevalesca, fissata per il 10 febbraio, prepara una bottiglia lunga 25 metri e del diametro di 6 metri, che navigherà lungo il Canal Grande, per offrire un brindisi alla Serenissima. Meno congestionato, forse, e più distribuito tra i sestieri e la terra ferma, questo decimo Carnevale veneziano, che prenderà il largo sull'onda delle polemiche. Se non ci saranno allestimenti di palchi grandiosi e amplificatori da infliggere brividi ai merletti di pietra della Serenissima, ci saranno in piaz¬ za San Marco i convegni delle maschere, musicanti più discreti di quelli dei complessi rock, giocolieri e fantasisti. Qui e là, poi, uno sgranarsi di manifestazioni che dovrebbe rendere Venezia colorata e spensierata, almeno per diciotto giorni. Andando in cerca di fantasia, la compagnia «De Calza i antichi» s'è rivolta a Ludovico De Luigi, pittore veneziano. Così, De Luigi ha pensato ad un grande cavallo di bronzo e al suo «doppio», che sarà tutto di cioccolato: connubio tra arte e pasticceria. Tra le mostre che si potranno ammirare durante il periodo carnevalesco, anche «Il gioco dell'amore, le cortigiane di Venezia dal Trecento al Settecento», che si aprirà il 2 febbraio al Casinò municipale, negli Appartamenti Wagneriani. Dalle frivolezze delle cortigiane della Serenissima al mito maschile di Superman e di Batman: il Centro Animazione presenta «Super-eroe cercasi», allettamento teatrale per chi, a Carnevale, voglia abbandonarsi al complesso di superiorità. Poi ancora musiche ed esibizioni, in campielli e calli, in terraferma. E una rock-star ci sarà: la più famosa dell'Unione Sovietica, Vladimir Kuzmin, che darà un concerto a Mestre il 27 febbraio. Tante promesse, qualche preoccupazione. «Il Carnevale — dice il sindaco, Antonio Casellari —, questo bel problema che Venezia ha». Casellari rammenta, comunque, che «la tradizione incanala un'esigenza che viene dalla gente, soprattutto dai giovani». «I ragazzi si trovavano in piazza San Marco e ingaggiavano battaglie con risi e farina. Anche con qualcosa di più pesante». Per il sindaco, il Carnevale veneziano dev'essere prima di tutto «riappropriazione degli spazi», ma anche un «modo corretto di godere la città in festa». Certo, la kermesse della Serenissima diventa anche una grossa occasione per il settore turistico. «Questo è il momento — osserva Casellari — di trovare il punto limite, di interrogarsi su come la città debba essere usata, senza tagliare una manifestazione tanto importante per Venezia. L'Amministrazione comunale si aspetta un passo avanti, anche nella presa di coscienza dei problemi che il Carnevale presenta». «Tra l'altro è importante — dice l'assessore al Turismo, Mimmo Greco — che le manifestazioni carnevalesche tornino a coinvolgere la popolazione della città». Martedì 27 febbraio il Carnevale veneziano avrà un epilogo mondano dedicato a «Giacomo Casanova alle Corti d'Europa». Ed esploderà in campi e campielli. Il divertimento, dicono, è assicurato. Purché Venezia non abbia a soffrire anche per una festa. Giuliano Marchesini Il manifesto del Carnevale di Venezia 1990

Persone citate: Antonio Casellari, De Luigi, Giacomo Casanova, Johann Strauss, Ludovico De Luigi, Margherita Asso, Mimmo Greco, Vladimir Kuzmin