Riuniti dopo 46 anni

Riuniti dopo 46 anni Modena, un padre e la figlia si credevano morti a vicenda Riuniti dopo 46 anni La donna, di Novara, trova il papà con una casuale ricerca anagrafica Lui l'aveva lasciata in orfanotrofio per cercare fortuna come pittore MODENA. Hanno aspettato quel momento per 46 anni. Poi ieri mattina si sono incontrati. Entrambi credevano che l'altro fosse morto, ma come in una commedia a lieto fine si sono ritrovati ed abbracciati. Luogo di questo appuntamento è stata una villetta a Castelvetro di Modena, un grazioso paese in collina, dove abita da una decina di anni il pittore e scenografo Francesco Lei, 79 anni appena compiuti, minuto, curvo, ma lucido. La figlia Aurora Girardi, 50 anni, è arrivata da Novara con il figlio maggiore Giovanni, 26 anni. Un viaggio annunciato ed atteso da venerdì sera, poco prima che Francesco Lei uscisse con alcuni amici per festeggiare il suo compleanno. La notizia che la figlia l'aveva rintracciato gli è giunta per raccomandata da Novara una settimana fa, ma l'uomo ha dovuto attendere una settimana prima che la lettera gli fosse consegnata. Dopo averla letta, l'anziano pittore ha subito telefonato alla figlia. Si è rotto così il filo di quello strano destino che teneva i due lontani dagli anni della guerra. Dal 1944 infatti le sorti di padre e figlia si erano divise. Allora Francesco Lei abitava a Verona e, rimasto vedovo dopo un anno di matrimonio, si era trovato ad accudire alla piccola fi¬ glia. Ma il suo carattere un po' bohémien, che lo portava a spostarsi di frequente da una città all'altra, rendeva sempre più difficile per il pittore far crescere la piccola Aurora. La bimba venne affidata così ad alcuni parenti, e poco dopo portata in un orfanotrofio di Verona. Qui, nel 1944 Francesco Lei ha visto la piccola per l'ultima volta. Poi non ne ha più saputo nulla. Dopo alcune ricerche, un sacerdote dell'istituto presso il quale si trovava Aurora disse al pittore che la bimba era morta, di non cercarla più. Francesco Lei non si è perso d'animo e ha tentato di proseguire per alcuni anni le ricerche. Ma gli scarsi risultati lo hanno indotto a rassegnarsi all'idea che la figlia era effettivamente morta. Oggi quella bimba ha 50 anni, è casalinga felice, sposata con un ragioniere, a sua volta madre di due figli maschi entrambi adulti ed abita a Novara. E' stata proprio una questione burocratica legata alla posizione anagrafica del figlio minore, che ha permesso alla donna di ritrovare il padre. Andrea, questo il nome del ragazzo, aveva fatto domanda per svolgere il servizio di leva come carabiniere. L'Arma aveva così iniziato alcuni accertamenti sulla discendenza della sua famiglia. Indagini di rito, ma che in questo caso hanno rivelato che Francesco Lei, creduto morto da Aurora, era vivo ed abitava a Modena. I carabinieri della città emiliana sono stati incaricati di rintracciare l'uomo, dal momento che a Modena il cognome del pittore è abbastanza diffuso. Ma le indagini in città non hanno dato esito e solo quando sono passate alle stazioni dei militari in provincia è arrivata la segnalazione da Castelvetro: qui, riferivano i carabinieri, abitava un anziano corrispondente ai dati anagrafici trasmessi. La notizia è subito rimbalzata ai familiari di Novara. Francesco Lei, nato a Modena, personaggio eccentrico e dal passato irrequieto, che lo ha portato dal Sudamerica (ha abitato più di un decennio in Amazzonia) in Francia e in numerose città italiane, in questi anni ha vissuto della sua arte, fra alti e bassi, lavorando come aiuto scenografo in teatro e in televisione. La figlia, nonostante una difficile adolescenza in orfanotrofio, era molto legata al padre e ha continuato per anni a cercarne le tracce. Infine una banale pratica burocratica ha premiato la sua tenacia, [c. g.l Aurora Girardi, 50 anni, e il padre, Francesco Lei, di 79, si sono abbracciati ieri

Persone citate: Aurora Girardi, Francesco Lei