Lanese «più» Agnolin

Lanese «più» Agnolin DUELLO MONDIALE Mercoledì a Zurigo la Fifa sceglierà gli arbitri di Italia 90 Lanese «più» Agnolin // nostro Paese avrà forse due fischietti proprio per evitare polemiche Blatter e Matarrese appoggiano il siciliano, in contrasto con l'Uefa ROMA. Mercoledì a Zurigo la commissione arbitri della Fifa vagherà i nomi dei direttori di gara da impiegare nelle partite del prossimo campionato mondiale. Quale sarà il meccanismo di scelta? Ogni federazione associata alla Fifa (non importa quindi se la propria nazionale si sia qualificata o meno a Italia '90) indicherà due o più arbitri in grado di dirigere le gare iridate. Di ognuno verranno esaminate le relazioni dei commissari speciali internazionali: successivamente l'apposita commissione stilerà una lista di una cinquantina di arbitri. La Figc, contrariamente al passato, non presenterà una lista con la graduatoria di merito, ma indicherà i sette internazionali in ordine alfabetico, in pratica tutti considerati «meritevoli» e quindi all'altezza di arbitrare partite di massimo livello. Questa è la strada ufficiale indicata da Matarrese. In via ufficiosa il presidente ha già invitato Campanati, rappresentante dell'Italia nella commissione arbitri Fifa, di puntare su tre o quattro uomini: e cioè Agnolin, D'Elia, Lanese e Longhi. Fuorigioco, quindi, Lo Bello, Magni e Pairetto. E' evidente il tentativo italiano di portare due direttori di gara (Agnolin e Lanese) al mondiale e di puntare sugli altri due (D'Elia e Longhi) per la direzione delle gare conclusive delle coppe europee laddove, logicamente, non siano in campo società italiane. Niente da fare, quindi, per D'Elia. Ma se ci fosse.da scegliere solo un fischietto? La Fifa, col segretario Blatter in prima fila, appare propensa a «premiare» Lanese che diresse gli incontri olimpici di Seul e che molto bene si è comportato in occasione di Danimarca-Romania. E poi Agnolin ha già partecipato al Mondiale dell'86. Ma l'arbitro di Bassano del Grappa ha dalla sua una grande esperienza internazionale, una grossa personalità e, soprattutto, il fatto di essere stato considerato dall'Uefa — in base a un vasto sondaggio — il secondo arbitro europeo, appena dietro al france¬ se Vautrot. In base a un vecchio ma ancora valido disegno, ad Agnolin sarebbe toccata la gara di apertura del Mondiale, Argentina-Camerun in programma l'8 giugno a Milano, a Vautrot la finalissima. Qualcosa però è mutata: Matarrese non ha intenzione di spendere più di una parola su Agnolin che difese Magni dopo una infelice prestazione al Flaminio, in contrapposizione proprio con le idee del presidente federale. E Blatter, l'uomo che forse ha più potere in seno alla Fifa, tifa Lanese. Agnolin, però, non ha alcuna intenzione di immolarsi sull'altare di considerazioni politiche e di chiudere all'improvviso la sua luminosa carriera. Niente di più probabile che la Fifa, por evitare fratture non facilmente sanabili, conceda due arbitri all'Italia come paese ospitante. Per le beffe telefonare a D'Elia, che (a ragione) non si ritiene inferiore a Lanese, già preferitogli a Seul. Virgilio Cherubini