Anche i capitali Usa puntano su Budapest

Anche i capitali Usa puntano su Budapest Con l'acquisto di una banca in Ungheria Anche i capitali Usa puntano su Budapest WASHINGTON DALLA REDAZIONE Bush temporeggia, i finanzierino. Tre nomi illustri, Ronald Lauder, l'erede del'omonimo impero dei cosmetici, Albert Reichman, il titolare della massima azienda immobiliare Usa, e Andrew Sarlos, un banchiere canadese, hanno formato un consorzio per l'Est europeo. Lo dirigerà l'ambasciatore americano a Budapest, Mark Palmer, che si dimetterà nelle prossime settimane. Il consorzio, la Società per lo Sviluppo dell'Europa Centrale, ha già acquistato il 50 per cento di una banca ungherese, la General Bank and Trusting Company di Budapest, per 10 milioni di dollari, 12 miliardi e mezzo di lire. Ronald Lauder, candidato «trombato» alle elezioni a sindaco di New York, è stato ambasciatore americano in Austria; Sarlos è di origine ungherese, fuggì da Budapest dopo la rivoluzione del '56; l'ambascia¬ tore Palmer ha invano esortato gli Usa negli ultimi mesi ad anticipare la Cee nella conquista dei mercati dell'Est. Inizialmente, la nuova Società per lo Sviluppo dell'Europa Centrale si concentrerà sul turismo, sull'apertura di rappresentanze nell'Europa orientale e sulle operazioni finanziarie, soprattutto acquisti di metà di altre banche. Palmer, che ha inaugurato una sede della Camera di Commercio Americana a Budapest, terrà un ufficio a Praga. Grazie a lui, la Generale Electric e la General Motors, i colossi degli elettrodomestici e delle auto Usa, hanno acquistato il 50 per cento ciascuno di una ditta ungherese del proprio settore, spendendo 150 milioni di dollari a testa, e il magnate della stampa Murdoch ha preso analoga partecipazione in due quotidiani ungheresi. Lauder ha appena aperto un negozio a Budapest, e farà lo stesso a Praga, Belgrado e Varsavia.

Persone citate: Albert Reichman, Andrew Sarlos, Bush, Lauder, Mark Palmer, Murdoch, Palmer, Ronald Lauder