Le vie del «denaro sporco»

Le vie del «denaro sporco» Intervista con Bernasconi, già procuratore di Lugano, sul riciclaggio Le vie del «denaro sporco» I Paesi a rischio sono gli Usa e il Canada LUGANO ■ DAL NOSTRO INVIATO Manuel Noriega, ex dittatore di Panama e oggi detenuto N. 41586 del carcere di Miami, ha depositato più di 10 milioni di dollari derivanti dal traffico di droga presso alcune banche in Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo. Come lui anche Marcos, Duvalier, Ceausescu, Kashoggi e chissà chi altri hanno accumulato cifre enormi presso istituti di credito svizzeri. Ma la Confederazione non è più un'isola felice dove malfattori e affaristi di qualunque risma possono custodire i loro proventi illegali. Nei giorni scorsi il Dipartimento svizzero della giustizia ha obbligato la Swiss Bank Corp di Ginevra e l'Unione delle Banche Svizzere di Zurigo a congelare i conti di Noriega e a collaborare con gli inquirenti statunitensi. Come sta cambiando l'atteggiamento del sistema bancario verso i reati finanziari? Quali sono le nuove vie del money laundering? Perché riciclaggio e paradisi fiscali sono sempre più assimilabili? Paolo Bernasconi è la persona giusta per rispondere a queste domande. Dal '69 all'85 è stato Pubblico ministero a Lugano occupandosi di Gelli e del Banco Ambrosiano, dei sequestri di persona e della Pizza Connection. Oggi fa l'avvocato, insegna diritto penale dell'economia a Zurigo e Sangallo. Avvocato Bernasconi il mondo bancario è davvero più aperto alla collaborazione con la giustizia? Nella iotta al riciclaggio stiamo appena uscendo dalla preistoria. Solo adesso si sta attrezzando un arsenale legislativo, ci sono sforzi seri, ma tutto rischia di essere inutile se non si formeranno magistrati specializzati nelle inchieste finanziarie, in particolare nel paper tracing, cioè nella ricostruzione del cammino seguito da una certa somma attraverso operazioni finanziarie internazionali. Certo è un'attività che richiede molto tempo e competenza. Il caso Noriega sembra confermare una maggiore disponibilità delle banche svizzere verso la magistratura... Dal 1° gennaio '83 le banche svizzere devono congelare i fondi provenienti da attività illegali. Si tratta di blocchi per soli motivi giudiziari e non politici come avviene negli Stati Uniti o in Gran Bretagna. Oggi possiamo dire che dal '77, dopo lo scoppio dello scandalo del Credito Svizzero e l'adozione da parte dei banchieri della convenzione di disciplina con la quale si imponeva l'obbligo di identificare la clientela, la sensibilità del sistema bancario sul riciclaggio è notevolmente aumentata. Anche la Banca dei Regolamenti Internazionali ha adottato un codice, seguendo il modello svizzero, che obbliga le banche al riconoscimento di tutti i clienti. Lei ha preparato per il governo elvetico una proposta più severa contro il riciclaggio, in che cosa consiste? Si impone a tutti gli intermediari finanziari, anche quelli non bancari, di identificare tutti i clienti. Non basta il nome, bisogna individuare il reale avente diritto economico del conto, andando oltre la società prestanome, la finanziaria, il trust. I funzionari che per mancanza di diligenza non rispetteranno queste norme potranno essere condannati. La proposta è stata approvata dalla Camera e sarà discussa in giugno dal Senato. Anche in Italia si parla di strumenti più restrittivi, che cosa ne pensa? Mi sembra che in Italia sul riciciclaggio si vada avanti secondo la teoria del rattoppo. Prima c'è stata la legge La Torre che colpiva il riciclaggio di denaro derivante da attività mafiose. Adesso si/zuole modificare l'articolo 648 bis del Codice penale. che punisce il riciclaggio di fondi provenienti da rapine, estorsioni e sequestri di persona, e allargare i casi anche al traffico di droga! E' preferibile una norma generale che dichiari punibile il riciclaggio in relazione a tutti i crimini. In quali Paesi si ricicla meglio? Si può dire dove si ricicla di più. Sicuramente negli Stati Uniti, Miami è la capitale mondiale del riciclaggio, e poi il Canada in quanto è un Paese con chilometri di frontiera assolutamente libera, dove per di più non esiste alcun controllo sull'importazione di valuta. Poi ci sono i paradisi fiscali, che io chiamo paradisi penali, come i Caraibi, Singapore, Hong Kong, Liechtenstein, Lussemburgo, le isole della Manica. Infire i grandi mercati finanziari, come la Svizzera e Londra. Un triangolo più pericoloso, confermato anche da casi criminali recenti, è quello tra Italia-MontrealSvizzera. Come avviene oggi il riciclaggio? Nella mia esperienza ho constatato che più si sono affinate le tecniche preventive delle banche e quelle investigative dei magistrati, più sono migliorate le tecniche dei riciclatori. Negli Anni 70 c'erano i sequestratori che andavano in giro con le valigie piene di soldi, poi negli Anni 80 si sono aggiunte le valigie dei narcotrafficanti. Oggi c'è il riciclaggio di tipo finanziario. Sono necessari strumenti nuovi contro la criminalità finanziaria? Sicuramente. In Svizzera, dopo la legge sull'insider trading, stiamo discutendo una nuova legge sulla Borsa che penalizzi anche le manipolazioni di mercato attraverso Opa fittizie o la diffusione di notizie false. E' allo studio una legge per la regolamentazione di tutte le attività finanziarie non bancarie e un'altra per sanzionare i computer crime, i reati commessi attraverso gli strumenti informatici. Rinaldo Gianola TEXAS Da Brownsville. nel Texas, a Tijuana. nel Messico, gli istituti di cambio di valuta spostano liberamente i prolitti derivanti dal trattico della droga lungo il confine. Queste »Casas de cambio» sono di fatto prive di controllo. TORONTO L'ultimo centro nel mirino delle inchieste sul riciclaggio. Il Canada è divenuto un punto caldo a causa delle non rigide norme che regolano l'attivila bancaria. I clienti, intatti, possono effettuare fori' depo1 siti in contanti senza alcun obbligo di registrazione. NEW YORK CITY centro del riciclaggio di denaro illecito che viene trasferito luori del Paese in quantità nell'ordine delle migliaia di miliardi di dollari attraverso operazioni legittime. Una volta uscito dal Paese, di questo denaro si perde completamente traccia. ISOLA 01 MAN Un fiorente paradiso fiscale al largo delle coste dell'Inghilterra, dove società e operatori privati possono metter su società fittizie Sull'isola circola una guida dal titolo: «Investire nei paradisi fiscali». LUSSEMBURGO 'Da quando la Svizzera ha deciso di collaborare di più con le autorità, l'industria del segreto bancario lussemburghese ha ricevuto una torte spinta con ingenti flussi di nuovi depositi. LOS ANGELES Ha sostituito Miami ed è ormai la nuova capitale dei narcodollari negli Stati Uniti. Lo spostamento verso Ovest si è avuto quando gli agenti federali hanno rafforzato i controlli nel Sud della Florida. PANAMA Centro per la vendita di società fittizie che i narcotrafficanti possono acquistare anche per 1500 dollari SVIZZERA Resta, nonostante le reslrizioni presenti nel sistema, uno dei più importanti centri del riciclaggio internazionale di tipo finanziario, con miliardi di dollari depositati presso le sue banche da personaggi quali Noriega, Marcos o Duvalier NMIRU Un piccolo atollo con poche migliaia di residenti, questa Repubblica indipendente è un grosso centro delle attività bancarie all'estero. VANATU Capitale di questo piccolo arcipelago. Poii Vita, ospita 736 società e 97 banche senza richiedere alcuna tassazione. M0NTEV1DE0 URUGUAY Una via di passaggio per i trasferimenti tramite computer di dollari alla Colombia. LIECHTENSTEIN Come nel Lussemburgo, il segreto bancario è sacro Rivelare informazioni bancarie è un reato che viene punito con l'arresto. ISOLE CAIMANE Di recente la colonia inglese ha stipulato un accordo con gli Stali Uniti cui fornirà informazioni bancarie per i casi legati al narcotraffico. Rimane, però, segreto l'assetto proprietario delle società presenti nelle isole. NASSAU, BAHAMAS Uno dei paradisi fiscali preteriti dalle società statunitensi. Pagando elevate ricompense a imprese panamensi che non sono altro che scatole vuote, per materie prime o per la «copertura assicurativa», le società Usa sono riuscite a creare perdite fittizie e diminuire il carico di tasse da pagare. Io HONG KONG In Asia è la capitale del "denaro che scotta». Buona parte degli utili illeciti dell'ex dittatore filippino Marcos sono passati di qui nel loro viaggio verso la Svizzera.