Segrate, carta dei diritti di R. G.
Segrate, carta dei diritti Segrate, carta dei diritti Sarà presentata dai redattori Berlusconi convoca i direttori MILANO.' I giornalisti della Mondadori sono preoccupati per la situazione venutasi a creare tra gli azionisti e al vertice della casa editrice. Ieri mattina, parallelamente alla riunione dei soci che ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione, si è tenuta anche l'assemblea dei giornalisti, appena rientrati dopo tre giorni di sciopero. I redattori delle testate di Segrate hanno discusso la «Carta dei diritti e dei doveri», che dovrebbe garantire la loro autonomia. «L'elezione del nuovo consiglio di amministrazione e la successiva nomina di Silvio Berlusconi alla presidenza della Mondadori — precisa un documento — confermano le preoccupazioni che hanno già portato i giornalisti dell'AÌne alla proclamazione di vari giorni di sciopero». . La «Carta», che sarà presentata all'azienda, «diventa quindi indispensabile per tutelare, in questa situazione, l'autonomia del lavoro giornalistico nell'interesse delle redazioni e dei lettori». L'assemblea «ribadisce che non intende abbandonare la battaglia per il pluralismo dell'informazione e aderisce allo.sciopero nazionale di lunedì 29 gennaio, anche se tardivamente indetto dalla Fnsi». «Il nostro nroblema — ha spiegato Giorgio Levi, dell'esecutivo del comitato di redazione periodici — non è se essere favorevoli a Berlusconi o a De Benedetti. Oggi è ima giornata storica, perché nella nostra casa editrice entra ufficialmente Silvio Berlusconi. Al di là dei giudizi di carattere morale per la sua appartenenza alla P2, come giornalisti ci poniamo il problema del rapporto fra pubblicità e informazione». Negli interventi, qualche battuta polemica è stata spesa sulle interviste rilasciate ieri da Luca Formenton all'Europeo e da Leonardo Mondadori all'Avvenire. Una certa sorpresa ha suscitato il comunicato di 34 consiglieri della Federazione nazionale della stampa, che denunciano «un clima di intolleranza, di discriminazione, di violenza verbale artificiosamente creato attorno alla vicenda Mondadori». Marco Borsa, direttore di Espansione, ha osservato òhe «non è vero che la Mondadori è più nobile di altri, un anno fa si parlava di Fabiani come presidente; Scalfari impone i suoi amici per libera scelta, Berlusconi impone i suoi per pressione dei politici». Oggi ci sarà il primo vero contatto tra il presidente della Fininvest e i giornalisti. Berlusconi non ha perso tempo: appena eletto, ha anticipato che farà il suo ingresso a Segrate. Per stamane ha convocato i direttori delle testate per illustrare i suoi programmi. Probabilmente i responsabili dei giornali chiederanno garanzie di autonomia e indipendenza. Non si escludono sorprese. [r. g.]
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