Juve e Milan (più Inter?) avanti di rigore

Juve e Milan (più Inter?) avanti di rigore Solo il Napoli promosso alle semifinali di Coppa Italia senza l'aiuto decisivo di un tiro dal dischetto Juve e Milan (più Inter?) avanti di rigore I bianconeri battono la Samp nel finale con De Agostini TORINO. La Signora Omicidi ha colpito ancora e la Sampdoria, reginetta di Coppa Italia nelle ultime due edizioni, è stata detronizzata. La Juventus, che nelle Coppe ha centrato 10 successi su 10 partite, ha vinto 2-1 con un rigore di Gigi De Agostini all'87', e affronterà in semifinale l'Inter o la Roma che oggi, dopo il sorteggio, conosceranno il loro destino. Bianconeri e nerazzurri saranno già avversari domenica prossima in campionato al Comunale. Nella sfida con l'ex maestro Trapattoni, Zoff dovrà fare a meno degli squalificati Bonetti, Galia e Zavarov, nonché di Fortunato, sostituiti da Brio, Bruno e Alessio. Contro una Juve d'emergenza non sarà una passeggiata per l'Inter: i bianconeri stanno ritrovando gioco e carattere, ad onta di certe lacune che li mettono in affanno e della condizione non brillante di Rui Barros e Totò Óchillaci. Il bomber siciliano, però, ha l'attenuante di non ricevere adeguati rifornimenti: ieri ne ha avuto uno solo ma Vierchowod gli ha letteralmente tolto il pallone da sotto il naso. Come ad Ascoli, è toccato a De Agostini decidere il match. Senza remore per essersi fatto parare un penalty da Lorieri (dopo averne trasformato un altro), il terzino si è portato sul dischetto e, con un sinistro a fil di palo, ha freddato Pagliuca, regalando alla Juventus una vittoria sofferta, ma legittima, proprio quando la maggior parte dei diecimila spettatori era convinta che 1' 1-1» utile ai blucerchiati per passare il turno, non sarebbe più cambiato. Il «vecchio» Victor, entrato al 78' al posto di Salsano, aveva messo giù in area Alessio, il cui ingresso in campo al 57', insieme con Casiraghi (rispettivamente per Galia e Barros) aveva contribuito a vivacizzare le offensive. Un fallo netto e Lanese, dopo aver sorvolato su altri due interventi sospetti di Luca Pellegrini su Aleìnikov e di Pari su Marocchi, non ha esitato a fischiare. Boskov è andato su tutte le furie: sembrava voler abbandonare il campo, poi ci ha ripensato. Comprensibile lo stato d'animo del tecnico jugoslavo che sentiva ormai in pugno la qualificazione. Ma la Juventus non ha rubato niente ed avrebbe avuto parecchio da recriminare se fosse stata eliminata per il volume di gioco e le occasioni mancate: nove contro due, a prescindere dal botta-risposta tra Marocchi e Katanec. Se Rui Barros, tre volte, Aleinikov, due, Napoli e lo stesso Marocchi, avessero avuto la mira più precisa (senza dimenticare due parate di Pagliuca, una su Zavarov e l'altra su deviazione di Pari per anticipare De Agostini), la Juventus avrebbe giocato sul velluto. Invece la Sampdoria, trafitta solo da Marocchi, pescava il jolly con Katanec e costringeva la squadra di Zoff a pedalare in... salita. Una Juventus bella ma proibita ai malati di cuore. Come a Firenze e ad Ascoli, le emozioni non sono mancate. Al 3', servito alla perfezione da un lancio di Aleinikov, Barros scavalcava Pellegrini ma la sua conclusione, un po' precipitosa, trovava Pagliuca pronto a deviare. Un gran destro di Marocchi, dopo aver ricevuto da Zavarov e scambiato con Aleinikov, sorprendeva Pagliuca al 7'. La Juventus continuava ad attaccare per mettere al sicuro il risultato, sospinta dalle lineari ed efficaci geometrie Aleinikov, dal dinamismo di Marocchi e dall'estro di Zavarov. Lo zar sparava in porta da 25 metri e Pagliuca si salvava in corner. Pronta la reazione della Sampdoria che spostava Dossena a sinistra, nel settore di Napoli, e Lombardo a destra su De Agostini. La mossa di Boskov dava buoni frutti. Dossena scodellava un lungo spiovente in area per Katanec che, smarcatissimo (un'altra distrazione difensiva, tanto per... cambiare), schiacciava di testa nell'angolo basso sulla sinistra di Tacconi che sfiorava il pallone senza evitare il gol. Tutto da rifare. Su contropiede ispirato da Aleinikov, Napoli si trovava a tu per tu con Pagliuca ma la botta centrale si spegneva sui pugni del portiere (24') e due minuti più tardi, su assist di Sobillaci, Barros tirava su Pagliuca: il pallone s'impennava e finiva in porta ma, sulla linea, Pellegrini allontanava. Per il portoghese, da ieri neo papà di un maschietto, il gol è un incubo. Ne ha segnato uno solo, a Parigi in Coppa Uefa, e gli è venuto una sorta di complesso: negli ultimi metri gli manca un pizzico di freddezza. Toccava a Tacconi sventare un'incursione di Pari, poi Marocchi serviva in ritardo Alenikov e il sovietico veniva anticipato al momento di tirare. Ancora Tacconi deviava in corner un sinistro di Katanec che, nell'azione, accusava il riacutizzarsi della contrattura inguinale e, dopo l'intervallo, cedeva il posto a Carboni. Il rigore di De Agostini e un bellissimo pallonetto di Zavarov di un soffio fuori, coronavano un secondo tempo a senso unico. Bruno Bernardi li Decisione a meno 3. Con una botta nel suo angolo preferito, alla destra del portiere Pagliuca, De Agostini ha deciso Juve-Samp JUVENTUS SAMPDORIA TACCONI 6 &m PAGLIUCA 6 NAPOLI 6 MANNINI 6 DEAGOSTINI 7 KATANEC 6,5 GALIA 5.5 (46,CARBONI) 5,5 (57'ALESSIO) 6 PARI I 6 D. BONETTI 6 VIERCHOWOD 6 TRICELLA 6 L. PELLEGRINI 6 ALEINIKOV 6.5 LOMBARDO 6 BARROS 5,5 CEREZO 6 (57'CASIRAGHI) 5,5 SALSANO 6 ZAVAROV 6,5 (78'VICTOR) 5,5 MAROCCHI 7 MANCINI 5,5 SCHILLACI 6 DOSSENA 6 AII.:ZOFF 6,5 All.: BOSKOV 6 Arbltro: LANESE 5,5 1 Reti: 7' Marocchi, 23' Katanec, 87' De Agostini (rigore). Ammoniti: 62' Salsano. Spettatori: paganti 9.825, incasso 147.938.000.