Veneto: «Discoteche chiuse all'una di notte»

Veneto: «Discoteche chiuse all'una di notte» Nuova proposta contro la strage del sabato Veneto: «Discoteche chiuse all'una di notte» Si allarga il ventaglio delle proposte per mettere fine alla «strage del sabato sera». Mentre fa ancora discutere l'idea dell'assessore al' Turismo dell'Emilia Romagna di vietare la vendita di alcolici ai giovani dalle due alle sette del mattino in tutti i locali pubblici, dal Veneto giunge una nuova iniziativa. «Chiudiamo le discoteche entro l'una», suggerisce l'assessore al Commercio, il democristiano Aldo Bottin. La sua proposta è già sul tavolo della giunta regionale quadripartito. Se sarà approvata, potrebbe diventare operativa a partire dal primo marzo. L'idea ha incontrato però forti e prevedibili resistenze. I gestori delle discoteche di .lesolo, Caorle, Lagnano Sabbiadoro vedono in pericolo larga parte degli incassi e i loro locali sono tra le principali fonti di reddito di quelle zone. Ma è proprio sulle strade che vi conducono che, nelle notti del fine settimana, avvengono, con puntuale e spaventosa regolarità, gravi incidenti nei quali rimangono coinvolti soprattutto giovani. Durante la scorsa estate dieci sono state le vittime e decine i feriti gravi. «E' ora di fare qualcosa. Conosciamo i fattori che causano le tragedie, ora dobbiamo cercare di eliminarli», dice l'assessore Bottin. E punta l'indice contro la moda dei locali che aprono dopo le undici della sera e chiudono all'alba, inducendo cosi i giovani a correre di notte, assonnati e storditi da fumo e alcol, per trovare una discoteca in cui tirare mattina, correndo rischi mortali. La sua proposta ha già avuto l'adesione di molti consiglieri e dello stesso presidente della giunta regionale. Franco Cremonese. Mario Lollo A PAGINA 10

Persone citate: Aldo Bottin, Bottin, Franco Cremonese, Mario Lollo

Luoghi citati: Caorle, Emilia Romagna, Veneto