Milan, riapre la caccia al record

Milan, riapre la caccia al record A UDINE Soltanto il dubbio su Donadoni turba la vigilia della squadra del momento Milan, riapre la caccia al record A Udine i rossoneri cercano la quinta vittoria consecutiva e la'terza in trasferta Marchesi non sa come fermare Van Basten che ormai segna alla media di un gol a partita UDINE DAL NOSTRO INVIATO Una rovesciata in allenamento, un urlo, ed ecco Donadoni a terra dolorante. La spalla sinistra non ha retto all'urto col terreno, a prima vista sembra una infrazione alla clavicola. Poi le lastre all'ospedale riporteranno la tranquillità nel giocatore e nella squadra: soltanto una forte contusione che, ovviamente, mette ugualmente in forse la partecipazione del centrocampista a Udine. Il dolore alla spalla potrebbe condizionarlo mentre Sacchi vuole in campo uomini integri, in condizione: tanto è vero che preso dall'incertezza fra Fuser ed Evani, due che hanno tirato la carretta più degli altri, ha scelto Colombo che è più fresco e ha ritrovato la vecchia vena, confermandola anche col gol di Roma. Dunque, diciamo Donadoni al 50 per cento con Evani e Fuser in preallarme. Contro un'Udinese votata all'emergenza perché oltre agli squalificati Oddi e Brugnera si è aggiunto l'infortunato Balbo, ecco un Milan quasi a posto con Van Basten pronto a continuare il dialogo del gol. Ora che è quasi al vertice, l'olandese vorrebbe assestarsi del tutto al comando dei cannonieri pur sapendo che la concorrenza è spietata. Il suo bilancio è impressionante: già 32 gol segnati in Italia che diventano 160 con quelli realizzati complessivamente in Olanda. Il tutto in 189 incontri, vale a dire una media che sfiora il gol per ogni partita giocata, esattamente 0,84, quasi un record considerato che il rendimento è stato costante nelle 8 stagioni disputate fra Ajax e Milan (con gli infortuni che hanno dimezzato due dei tre campionati in rossonero). E' in grande forma, Van Basten (martedì era prevista la firma per il rinnovo del contratto, ma dovrebbe slittare), come il Milan, d'altronde. Tutti impressionati dal passo di carica dei campioni del mondo: 17 punti sui 18 disponibili nelle ultime partite, come l'Inter esplosiva delle prime 9 gare dell'andata e del ritorno dell'ultimo torneo. Dopo la sconfitta di Ascoli, tre vittorie in trasferta ed un solo pareggio, quello in casa della Sampdoria. «L'importante — dice Sacchi — è conservare questa umiltà, unita alla determinazione. Siamo in corsa su tanti fronti e dobbiamo onorarli tutti con lo stesso impegno: prima l'Udinese, poi ancora l'Atalanta, con tanto sapore di rivincita. Quanto al recupero col Verona non dobbiamo dare per scontata la nostra vittoria: noi ci consideriamo sempre terzi, guai se crediamo di avere già vinto». Il tutto fra mille impegni per Arrigo Sacchi. Stasera dopo la partita guiderà la squadra nella Comunità di Pare (Conigliano) dove padre Antonio Zuliani, amico di Berlusconi, lotta per il recupero dei tossicodipendenti; martedì il tecnico sarà a Parma dove verrà premiato assieme al collega Tony La Russa, manager degli Oakland Athletics, campioni del mondo di baseball. Oggi a Udine troverà un'avversaria che Rino Marchesi ha saputo ricomporre dopo lo sfascio iniziale. Nonostante un calendario quasi proibitivo (Inter, Roma, Napoli e Bologna nell'ordine) Marchesi ha saputo ricreare entusiasmo attorno ai bianconeri nonostante certe vicissitudini (il gol fuori tempo del Napoli) che hanno creato polemiche e l'inevitabile impressione che tutto sia orchestrato dall'alto per mandare l'Udinese in serie B. Concetto che viene puntualmente espresso da almeno altre seisette società anche se le retrocessioni sono soltanto quattro. In realtà sono stati gli errori compiuti nel calciomercato a mettere l'Udinese in questa situazione: c'è stata inesperienza nella guida tecnica ma soprattutto nella dirigenza. Ricordiamo come nelle ultime ore a Milanofiori Pozzo ed i suoi collaboratori cercavano uno straniero ed erano disposti ad accollarsi Zavarov pur di avere qualcuno, senza avere le idee chiare sulla sua collocazione. Giorgio Gandolfi